“Daman Magazine” di questo mese ha intervistato Jim Parrack, noto ai fan di tutto il mondo di True Blood, come Hoyt Fortenberry.Di seguito parte dell’intervista:
- Parlaci True Blood, come si è entrato nello show?
Jim Parrack: True Blood è una totale benedizione. Sono andato a fare il provino per la parte di Hoyt, che era un piccola parte in quel momento, e la descrizione del personaggio era letteralmente “l'essere umano più anonimo di sempre” e ho pensato, 'Beh, questo può essere un insulto o una opportunità. Allora, mi sono seduto ed ho parlato con [Produttore esecutivo True Blood] Alan Ball per quasi un'ora e lui mi ha fatto sentire a mio agio, abbiamo di parlato del Texas e del crescere in una piccola città. Il giorno dopo, ho trovato la loro chiamata, mi volevano per la parte e volevano rendere il personaggio [Hoyt Fortenberry] un "regular". È stata una benedizione. Ha aggiunto molta credibilità pubblica alla mia carriera, perchè quando lanci un attore, in pratica stai garantendo per lui. L'HBO ed Alan Ball mi hanno garantito di aprire una tonnellata di porte e di poter agire nei grandi scenari che ci forniscono i nostri scrittori, dandomi l'opportunità di fare un lavoro raro, eccezionale fuori di lì.
- La relazione tra Hoyt e Jessica, comporta una intimità sullo schemo spesso audace, cosa pensa tua moglie a tal proposito?
Jim Parrack: Grazioso. Lei è eccezionale. Mia moglie è un'attrice straordinaria ed emozionante, così lei conosce il sogno di ottenere ed interpretare una storia così importante, come quella che mi è stata data con Deb [Deborah Ann Woll]. Lei mi è di supporto e noi parliamo di qualsiasi cosa che potrebbe accadere. Quando abbiamo iniziato, ho raggiunto il fidanzato di Deb, EJ, che ora è diventato un buon amico,gli ho chiarito le mie intenzioni e gli ho detto che se mai avesse voluto parlare, io ne sarei stato felice di. Se ti approcci alla cosa con pazienza e rispetto, è davvero impossibile aggrovigliarti in sospesti e ferire i sentimenti [..]
- Come attore, è più importante per te intrattenere gli spettatori/utenti televisivi o impressionare i critici?
Parrack Jim: Ognuno, in qualche modo, è un critico. Il pubblico da il suo giudizio. Io lo faccio mio. Così, provare a soddisfare le loro esigenze, sembra un gioco difficile per me. Ma io voglio che la gente ottenga qualcosa in qualunque cosa dove ci sono, che sia un film, un programma televisivo o un gioco. Amo il pubblico, perché sono esseri umani in cerca di qualcosa e hanno creduto in noi per un lasso di tempo tale, da offrire loro ciò di cui potrebbero avere bisogno. Con questo voglio dire, sono affamati di significati (di uno scopo), di fraternità, di amore e di buoni film, e di buona televisione e di buon teatro.
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