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Jobs Act, passa al Senato con maxi emendamento

Creato il 09 ottobre 2014 da Propostalavoro @propostalavoro

Jobs Act, passa al Senato con maxi emendamento Dopo una travagliata vicenda parlamentare, con voto di fiducia su un maxi emendamento proposto dallo stesso Governo in carica, il Jobs Act ottiene un sofferto sì dal Senato.

Bisognerà attendere l'approvazione della Camera dei deputati per vedere il definitivo testo di legge, ma intanto si possono già intuire quali saranno i probabili sviluppi della vicenda. Intanto, dai sei articoli originari si è arrivati ad un unico articolo, con una lunga divisione in commi e sotto-commi.

Venendo ai contenuti, si confermano le linee di intervento già viste con la precedente modifica della Commissione:

  • Ammortizzatori sociali: verrà disincentivato il ricorso alle varie forme di Cassa Integrazione Guadagni in favore di misure più universarli (ASpI) e di natura contrattuale (contratto di solidarietà). I beneficiari di tali tutele saranno tenuti a partecipare attivamente alla propria riallocazione sul mercato del lavoro.
  • Servizi per il lavoro e politiche attive: come già avviene in Regione Lombardia, verrà promosso un sistema premiale verso le categorie di più difficile occupabilità. Si sottolinea in particolare la lettera v), comma 4 «attivazione del soggetto che cerca lavoro (…) secondo percorsi personalizzati».
  • Semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro: dove si prevede l'adozione di sturmenti per combattere il fenomeno delle "dimissioni in bianco".
  • Revisione delle forme contrattuali del lavoro: contiene la dichiarazione di principio che vede «il contratto a tempo indeterminato come forma privilegiata di contratto di lavoro» ed il famoso «contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all'anzianità di servizio», oltre ai ritocchi all'art. 13 dello Statuto dei Lavoratori, alla previsione di controlli più stringenti da parte degli ispettori del lavoro (finalmente) ed al compenso orario minimo. Nessun accenno, invece, alla disciplina dei licenziamenti (art. 18, Statuto dei Lavoratori), che in effetti si fa notare per l'assenza.
  • Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro: in materia soprattutto di congedi parentali e di estensione dell'indennità di maternità a tutte le lavoratrici, anche autonome – se operanti sotto una certa soglia di reddito.

Per concludere, ecco il testo del disegno di legge del Jobs Act approvato ieri notte dal Senato: Jobs Act _08.10.2014

@SimoneCaroli


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