Jobs, Vendola e la sinistra

Enorme gaffe per il circolo romano di Sinistra Ecologia e Libertà: un manifesto per ricordare Steve Jobs, con dentro il logo della mela, l’effige del partito di Nichi Vendola.

Ovviamente la mossa ha scatenato le reazioni indignate della rete: come si puo erigere a paladino della sinistra, un imprenditore, un capitalista, uno sfruttatore del lavoro a basso costo, un paladino del software closed source come Steve Jobs?

E in effetti hanno ragione a lamentarsi, anche perche senza volere demonizzare la figura dell’ex ceo della mela, che senso ha associare un’impresa a un partito politico, tanto piu basata negli Stati Uniti?

Ma anche se fosse la bottega sotto casa perche additare  i clienti di una determinata compagnia come votanti di quella o questa fazione politica?

Se la cosa fosse limitata al bar interno alla sezione del partito lo potrei forse capire, già è antipatico il paragone Coop-PD, figuriamoci associare gli utenti della mela a SEL.

Poi qualche buontempone potrà anche dire che gli apple sono computer da checche, ma visto il successo, dubito che non vengano utilizzati anche dagli etero, pure quelli che votano a destra.

Ma ancor piu l’elettore di SEL, che in teoria dovrebbe favorire il software libero, dato che il partito ha fatto delle proposte di legge che vanno in questa direzione.

Diciamo in teoria, anche perchè recentemente la regione puglia, capitanata proprio da Nichi Vendola, ha sottoscritto un’accordo di programma per l’informatizzazione della regione con Microsoft…

E se poi la Apple, intentasse la solita causa contro il circolo per l’uso non autorizzato del marchio?

Ad ogni modo la gaffe ha costretto il compagno Nichi a un dietro front in rete che sconfessava la leggerezza compiuta dal circolo romano: alla fine della fiera pare che in SEL non regni la coerenza e la coesione, almeno questo è quello che puo emergere a un’osservatore esterno.

Brian Boitano (redattore)