Miracleman
Quando, alcuni anni fa ormai, Joe Quesada, all'epoca ancora nelle mansioni di Editor-In-Chief della Marvel, annunciò che la casa editrice da lui diretta aveva siglato un accordo con Neil Gaiman e Mark Bukingam per la pubblicazione di Marvelman, furono in molti a notare che Quesada aveva optato per il nome con cui il personaggio aveva originalmente debuttato sul mercato britannico. Un nome che, però, non era stato utilizzato sul mercato statunitense proprio per la refrattarietà mostrata dalla Casa delle Idee per l'utilizzo della parola Marvel nel nome di un eroe. All'epoca la Marvel minacciò provvedimenti legali e la Eclipse, per evitare grane molto costose, decise di cambiare il nome in Miracleman. Una decisione che fu mal digerita da Alan Moore che promise che non avrebbe mai più lavorato per la Marvel per il resto dei suoi giorni (promessa revocata solo dopo il 2000 quando, grazie alla mediazione dello stesso Quesada, Moore dichiarò che erano decadute le motivazioni che avevano dato vita alla sua preclusione nei confronti della Marvel e che quindi nulla poteva escludere che in futuro si potesse collaborare...).
Per questo motivo ha suscitato sorpresa l'annuncio che la Marvel, risolti tutti i cavilli burocratici, avrebbe pubblicato Miracleman e non Marvelman. Una semplice scelta di nome o la retromarcia della casa editrice cela qualche ulteriore problema? Solo la prima ipotesi stando alla parole di Joe Quesada:
"Dopo Molti ripensamenti e discussioni interne, alla fine abbiamo sentito che tra i due nomi, Miracleman era il nome più adatto al progetto. Mi sarebbe piaciuto potervi fornire una risposta più scientifica, ma questa è la dinamica con cui abbiamo preso questa decisione. Un gruppetto di noi si è seduto intorno a un tavolo da riunione e ne ha discusso. Fondamentalmente tutti ci ricordiamo del personaggio come di Miracleman e tutti noi avvertivamo che quel nome suonava di gran lunga molto meglio di Marvelman. Questo non vuol dire che il nome Marvelman non possa ripresentarsi per qualcos'altro un giorno o l'altro, ma quando ci è stato chiesto di scegliere tra i due nomi, be'..."
Miracleman di Alan Moore