Il segretario di Stato americano John Kerry è arrivato oggi a Mogadiscio per una visita a sorpresa nel paese, teatro di una ventennale guerra civile, che sta cercando faticosamente di ritrovare la stabilità.
Da Nairobi, dove si trovava ieri proprio per discutere della cooperazione con l’alleato keniano sul fronte della lotta comune agli estremisti Al Shabaab, il capo della diplomazia americana ha raggiunto la vicina Somalia dove incontrerà il presidente Hassan Sheikh Mohamud, il primo ministro ed esponenti locali e della società civile.
Per ragioni di sicurezza il dipartimento di Stato Usa, che ha diffuso la notizia della visita a sorpresa, non ha reso noto dove si svolgeranno gli incontri.
Ieri, in una conferenza stampa al termine della sua visita in Kenya, Kerry aveva sottolineato che “il Kenya sarà più sicuro se la Somalia è più stabile e il Sud Sudan in grado di risolvere i suoi problemi”.
Nairobi, che ha avviato un’offensiva militare in territorio somalo nel 2011 contro Al Shabaab e ha in seguito aderito alla forza di pace africana Amisom, ha attualmente ha 3.664 soldati in Somalia.
Al Shabaab da allora ha messo a segno una serie di attacchi in Kenya tra cui un raid nel 2013 nel centro commerciale Westgate di Nairobi che ha ucciso almeno 67 persone e il massacro di 148 persone nell’università di Garissa, vicino al confine con la Somalia, lo scorso mese.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)