Magazine Cinema
Eccoci di nuovo qui a festeggiare il compleanno di un mito cinematografico! Questa volta non c’è stata praticamente alcuna incertezza, l’attore di cui si parlerà oggi ha sbaragliato la concorrenza conquistandosi la simpatia di più di metà di questo gruppetto di blogger (anche se io avevo votato Bruce Campbell u__u) e l’ha spuntata persino sull’Albertone nazionale. Prepariamoci dunque a fare tanti auguri a John Christopher Depp II, meglio conosciuto come Johnny Depp, che oggi compie 50 anni tondi tondi. Passano gli anni e questo figliolo non perde in bellezza, nonostante, almeno con me, abbia perso un po’ in stima vista la sua ultima tendenza a fossilizzarsi su personaggi più o meno tutti simili… e pensare che fino a pochi anni fa, se c’era un attore eclettico, in grado di scrollarsi di dosso la sua nomea di sex symbol ed interpretare ruoli davvero fuori dagli schemi era proprio Depp! Esempio eclatante è il film che ho scelto di recensire per l’occasione, ovvero Ed Wood, diretto nel 1994 dall’amico fraterno Tim Burton. Ricordandovi che presto Depp tornerà sugli schermi con The Lone Ranger e, in futuro, probabilmente anche come Capitan Sparrow, vi dico non ENJOY ma…. BEWARE!!
Trama: il film percorre i primi anni di carriera di Edward D. Wood Jr., alias Ed Wood, universalmente riconosciuto come il peggior regista del mondo, concentrandosi in particolare sul suo rapporto con un Bela Lugosi ormai vecchio e dimenticato…
Prima di cominciare la recensione di Ed Wood, devo fare una vergognosissima confessione: non ho mai visto un solo film diretto dal regista di Poughkeepsie, prima per ignoranza, poi per paura di rovinare il mito quasi “romantico” cantato dal protettore dei reietti Tim Burton. Piuttosto che esclamare davvero “chemmerda!” davanti a Plan 9 From Outer Space preferisco guardare questo delizioso film in bianco e nero dove Ed Wood ha la faccia cialtrona e stralunata di Johnny Depp, che qui parla con la “s” sibilante a causa della mancanza di mezza arcata dentale superiore e si mostra svariate volte “en travesti”. Il regista peggiore del mondo non ha nulla da invidiare, pur essendo personaggio realmente esistito, ai migliori freak dell’universo Burtoniano e il suo estenuante tentativo di farsi accettare dalla Hollywood che conta viene raccontato con un tale sovrapporsi di toni grotteschi e lirici che il poveraccio parrebbe quasi un degno erede del più malinconico Edward mani di forbice. Johnny Depp, non a caso, incarna entrambe le figure e non potrebbe essere altrimenti vista la sua comprovata natura di alter ego del regista, tuttavia credo che Edward avrebbe avuto paura di Ed; logorroico, inguaribilmente ottimista, impossibilitato a stare fermo e dotato di grande faccia tosta, Wood è colui che nega l'evidenza, che per perseguire il suo Sogno (paragonabile, nella sua mente, a quello del grande Orson Welles e perché non dovrebbe essere così? Esistono sogni più piccoli di altri?) non guarda in faccia a nessuno e mente persino a sé stesso. Un ego gigante in un uomo dotato di passione e fantasia ma privo di talento, un uomo che trova conforto nella sua parte femminile avvolgendosi in morbidi maglioni d'angora, un mezzo debosciato dotato però di grandissima umanità.
A tal proposito, lo so che il post dovrebbe essere dedicato a Johnny Depp ma, per quanto il festeggiato sia adorabile con la sua aria stralunata, quando fa la danza del ventre con una parrucca bionda oppure quando, come un invasato, ripete a menadito gli orribili dialoghi previsti dalla sceneggiatura, la presenza veramente indimenticabile della pellicola è Martin Landau (premiato ovviamente con l'Oscar come miglior attore non protagonista) nei panni di un Bela Lugosi alla fine della propria carriera. E' impossibile non provare pietà per una delle icone horror per eccellenza, per il dramma umano di un vecchio dipendente dalla morfina, solo e dimenticato a tal punto che la maggior parte della gente lo crede morto... ed è impossibile non provare almeno un po' di nervoso davanti alla faccetta giuliva di Depp quando il suo personaggio assume contemporaneamente il ruolo di amico fraterno e sfruttatore del povero Lugosi: Burton mostra più volte l'ambiguità di Ed Wood, sincero e sfegatato fan del vecchio Dracula ma anche affarista consapevole del vago richiamo ancora esercitato sugli spettatori da Bela Lugosi, tanto che la sua decisione di lanciare Plan 9 From Outer Space come l'ultimo film dell'attore (sfruttando un brevissimo girato originale a dir poco commovente e utilizzando poi una controfigura col volto costantemente coperto dopo la morte di Bela) potrebbe essere sia un goffo modo di omaggiarlo, sia una bieca operazione commerciale. Il problema è che lo spettatore non capirà mai qual è il VERO Ed Wood, cosa ci sia di sincero dietro la maniacale volontà di raggiungere la fama e conquistare il pubblico di tutta l'America. Ed è qui che risiede molta della bellezza di questo film peculiarissimo.
Spendo ancora qualche parola sulla realizzazione. Ed Wood dimostra di essere un gioiellino a partire dai titoli di testa, che racchiudono tutti gli elementi della "poetica" del disgraziato regista, nonché per il modo in cui viene introdotta la storia narrata, presentata da Criswell, eccentrico e sedicente "veggente" diventato poi parte della sgangherata cricca del regista. In ogni sequenza vengono riproposte le scene madri dei primi film di Ed Wood e il goffo modo in cui, probabilmente, sono state veramente realizzate e ogni passaggio viene accompagnato dalla splendida musica di Howard Shore (con richiami da Il lago dei cigni di Tchaikovsky ogni volta che Lugosi si avvicina alla morte) e impreziosito dai meravigliosi costumi di Colleen Atwood. Tim Burton riempie la pellicola con tante di quelle citazioni da far impazzire un cinefilo e dirige un cast di attori della Madonna tra i quali, oltre a Johnny Depp e Martin Landau, spiccano Bill Murray, Patricia Arquette, Sarah Jessica Parker, Jeffrey Jones e Lisa Marie (che interpreta la splendida, sensualissima antenata della mia Elvira, Vampira - solo, non andatelo a dire a Cassandra Peterson visto che ha vinto la causa intentatale da Maila Nurmi per plagio!). Insomma, non credo vi serva ancora qualche motivo per guardare il capolavoro che è Ed Wood, cercatelo e non ve ne pentirete!!
Johnny Depp è una presenza importante del Bollalmanacco, ecco a voi tutti i post in cui è comparso il nostro. ENJOY!
Paura e delirio a Las Vegas (1998), dove si annulla negli scomodi ed esilaranti panni di Hunter S. Thompson.
Pirati dei Caraibi, la trilogia (2003-2007), Pirati dei Caraibi: oltre i confini del mare (2011): con il cialtronissimo Capitan Jack Sparrow, Johnny Depp crea un nuovo personaggio che diventa subito icona.
Sweeney Todd (2007), dove lo vediamo cupo antieroe in cerca di una sanguinosissima vendetta.
Alice in Wonderland (2010), davvero poco "moltoso". Un passo falso in odor di deliranza e diludendo, sia per Depp che per Burton.
Dark Shadows (2012) nei panni del vampiro Barnabas Collins, Depp da il meglio di sé ma il film è troppo pasticciato per convincere come dovrebbe.
E ovviamente non possono mancare i bellissimi post degli altri blogger che hanno deciso di omaggiare il genetliaco di Johnny Depp!!!
50/50 Thriller
Bette Davis Eyes
Combinazione casuale
Director's cult
Era meglio il libro
Il Cinema spiccio
In central perk
Montecristo
Movies Maniac
Pensieri Cannibali
Recensioni ribelli
Scrivenny
The Obsidian Mirror
Triccotraccofobia
Viaggiando (meno)
White Russian Cinema
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