E’ di ieri la notizia che sconvolge il mondo della musica: muore a 70 anni il chitarrista e cantante statunitense di blues e rock Johnny Winter III detto Johnny (Beaumont, 23 febbraio 1944 – Zurigo, 16 luglio 2014), celebre per il virtuoso uso della chitarra slide e per i suoi lunghi capelli bianchi : Winter, infatti, era affetto da albinismo. L’esordio discografico avviene nel 1968 con l’album omonimo in cui suonano autentiche leggende (allora viventi) del blues: Willie Dixon al contrabbasso e Little Walter all’armonica (entrambi membri della storica formazione della Muddy Waters Band), Tommy Shannon al basso elettrico (futuro Double Trouble, la band di ). Nel disco suona anche il fratello Edgar Winter, sassofonista, anch’egli affetto da albinismo.
Ultimamente era stato ricoverato in una clinica a Zurigo dove si è spento stamane. Le cause della morte non sono state rivelate.
Si esibì a Woodstock con i Progressive Blues Experiment, vivendo il suo primo periodo d’oro, che si interruppe nella prima metà degli anni ’70, quando cadde nell’assuefazione da eroina. Fu tra i primi a riconoscere pubblicamente il problema, anche davanti alla stampa, e ne uscì grazie anche al supporto del suo manager Steve Paul. Successivamente Johnny Winter si affermò anche come produttore. Realizzò in questa veste tre dischi per il suo maestro Muddy Waters, che furono premiati con altrettanti Grammy Award. Nel 1988 il suo nome fu indotto nella Blues Foundation Hall of Fame e nel 2003 fu inserito al numero 63 della classifica “100 Greatest Guitarists of All Time” del prestigioso magazine americano Rolling Stone. La Gibson, storico marchio di chitarre rock, gli ha dedicato la signature della sua Firebird.
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