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Jojo Moyes c’est moi: diciamolo in coro!

Creato il 05 gennaio 2014 da Lepiumedoca @lepiumedoca

Cara Virginia, era qualche giorno che mi dicevo, devo scrivere qualcosa su Jojo Moyes. Ah sì, dirai tu, e che mai devi dire?

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Il primo libro di Jojo Moyes pubblicato in Italia, l’anno scorso

Beh, è che mi sono domandata che cosa ci fosse che la rendeva così amata e così vicina. In Italia ci sono solo tre libri suoi pubblicati: Io prima di te, Silver Bay e Luna di miele a Parigi, che in realtà è solo un assaggio del libro vero che arriverà a marzo. Anche Silver Bay è stato pubblicato dopo Io prima di te, perché prima nessuno la conosceva. Io prima di te è stato un successo, in termini di vendite, ma la cosa che più colpisce è quanto è stato amato da lettori, blogger e lettori di blog. Ora io questi libri li ho letti, sì lo confesso, con un occhio un po’ snob e di superiorità. Salvo restare presa nella storia, ricordarmi la storia perfettamente e pure il finale ad un anno di distanza, e trovarmi senza argomenti per oppormi quando qualcuno mi osannava le qualità di Jojo Moyes. E soprattutto, visto che non mi interessa demolire nessuno, meno che mai uno scrittore che si fa amare, a chiedermi che cosa ci fosse in quei libri, in quel modo di raccontare, in quelle storie, che incidesse così profondamente e direttamente.

La ripubblicazione in Oscar di un altro libro di Jojo Moyes

La ripubblicazione in Oscar di un altro libro di Jojo Moyes

Ed ecco che ricorro al nostro amico Flaubert, di cui tutti ricordiamo il famoso “Madame Bovary c’est moi” e ti dico “Jojo Moyes c’est moi”. Credo che il segreto stia nella vicinanza: quella delle amicizie tra donne, una vicinanza di comprensione profonda come se tu stessa fossi in quella situazione, una vicinanza di racconto dettagliato ma con i dettagli scelti secondo i sensi e non secondo l’estetica o la ragione, una vicinanza di sentire condiviso perché sperimentato.

Questo è un assaggio, chiaramente. Il vero libro lo avremo a marzo

Questo è un assaggio, chiaramente. Il vero libro lo avremo a marzo

Ieri sera mentre tornavo nel buio del tardo pomeriggio ho pensato certo che sì, mi piacerebbe aprire una Libreria per signore, con tè e caffè annessi, con tanti libri per questo meraviglioso pubblico femminile che, ad ogni età e con ogni avversità, continua a cercare nella lettura le domande (sulle risposte sa già che non ci sono), la distrazione, la diversità da se stessa, tutti i pezzi di vita che una vita sola non consente.

Dreaming Antonia

ps: ho cercato delle immagini di librerie che potessero evocare lo spirito di questa Libreria per signore, ma senza successo. La buona notizia è che se metti in Google images lady’s bookstore vengono fuori un sacco di immagini di Michelle Obama e dei suoi figli. E un’ispirazione per un logo…

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