Magazine Cinema

JOLLY ROGER: IL MASSACRO HA INIZIO (aka Massacre at Cutter's Cove)

Creato il 28 dicembre 2010 da Pellicoledallabisso
JOLLY ROGER: IL MASSACRO HA INIZIO (aka Massacre at Cutter's Cove)Di Gary Jones con Rhett Giles, Tom Nagel, Kristina Korn e Thomas Downey. USA/2005/The Asylum.
"La sai l'ultima sui pirati? ARRH!"ragazzo simpatico su pirateria
"non avrai la mia testa così facilmente!"Il sindaco un secondo prima di perdere la testa
Tre coppie di ragazzini sono sulla spiaggia a godersi una splendida serata romantica con tanto di falò e marshmallows. La più arrapata delle tre coppie decide di appartarsi nell'angolo più buio e più fuori mano della spiaggia a pomiciare.... cosa potrebbe succedere ad una coppia in tale situazione in un film horror di serie b? Si, corretto. Essere fatta a pezzi da un'entità malvagia a caso, che per l'occasione è il pirata non morto Jolly Roger (nome decisamente originale, non trovate?). Da questo momento in avanti il film è un tripudio di teste mozzate, squartamenti, mutilazioni che coinvolgerà praticamente tutto il paese, il tutto realizzato con la grafica che permette un budget di 500000 dollari. I ragazzi sopravvisuti al massacro della spiaggia sono ovviamente sospettati di aver compiuto tutto quel casino, e si trovano al centro della più redicola investigazione della storia del cinema, con tanto di fuga dall'ufficio dello sceriffo tramite una porta di cartapesta "nascosta" dietro un armadio. Mi duole ammetterlo, a volte il film stupisce sinceramente per l'entità del massacro e le scelte della regia ma per fortuna la realizzazione di tali scene è talmente scadente da vanificare tutto il buon lavoro della regia. Va' inoltre segnalato che alcune scene sono talmente fuori dal mondo che si può intravedere l'intenzione di produrre apposta un film scanzonato e leggero un po' splatter. Ad ogni modo se paragonato ad un film della Asylum standard, questo Jolly Roger gode di una trama estremamente elaborata e quasi originale: il pirata non-morto è stato risvegliato dal ritrovamento di un antico forziere contenente il suo teschio, ed il mostro non avrà pace fino a quando non avrà mozzato la testa a tutti i discendennti della sua ex-ciurma. Facendo ciò egli potrà saldare il patto col demonio che il pirata aveva fatto e potrà riavere il tuo tèssssooooro. Beh, cosa vi aspettavate? Un capolavoro di introspezione? è pur sempre un film della Asylum..! E come tale non si smentisce.[SPOILER]Non avendo la più pallida idea di come far finire il film, il regista attua la seguente strategia: Jolly Roger sta facendo bruttissimo come in tutto il film, ma ad un certo punto Alex, il protagonista, gli va' alle spalle, prende la sua sciabola e gli taglia la testa. Fine. Una tale banalità che ti sorprende.Non disperate, non è finita qui.. c'è il finale a "sorpresa".[FINE SPOILER]E' un film strano. Per certi versi il lavoro del regista è encomiabile e si vede l'intento di fare per davvero un film.. per lo meno, mi sentirei di premiarlo per l'impegno, poi le idee vabè, sono un po' banali, la realizzazione è quella che è. Nelle battute finali probabilmente il regista Gary Jones ha detto ''ma andate tutti a fare in culo, che cazzo ci faccio qui a fare sta merda, finitevelo voi il film" (motivo per cui nei lunghissimi titoli di testa appaiono due ''directors''?) ed è andata a finire come vi ho raccontato pocanzi. Cercando di fare una media direi che il film è assolutamente ininfluente nel curriculum di uno shithound, è a tratti noioso, a tratti carino, a tratti Asylum, ma le grasse risate si tengono mediamente alla larga. Certo, uno zombie che canta ''15 uomini sulla cassa del morto yohohooo e una bottiglia di rhum" fa' abbastanza ridere. Sopratutto considerando che per l'occasione gli uomini diventano sedici. Così.
Recensito da: Imrahil
VOTITRASH 71/100Noia 75/100Ridicolaggine degli effetti speciali 87/100Presunzione della regia 20/100 Incapacità degli attori  67/100
Se ti piace guarda anche: ARRH!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines