Con il contratto in scadenza tra un mese, con l’Inter che non sembra intenzionata a rinnovarglielo, sembra giunta a termine l’esperienza nerazzurra di Jonathan. L’esterno brasiliano, ai microfoni de ‘La Gazzetta dello sport‘, ha voluto raccontare i suoi momenti in nerazzurro:
“All’Inter sono passato da essere il peggiore ad essere rinominato ‘Il Divino‘. Sono arrivato in nerazzurro in un momento molto particolare, nel 2012-13, dove per ogni cosa veniva data la colpa al sottoscritto. Poi con l’arrivo di Mazzarri le cose sono cambiate, il tecnico mi ripeteva che le cose sarebbero andate meglio. All’Inter sarò per sempre grato, mi hanno saputo aspettare e valorizzare. Quest’anno è mancata la fortuna e la personalità“.
Sul suo futuro: “Ho ricominciato a correre da due mesi. Il recupero procede come previsto, mi manca poter calciare il pallone, sentire i cori da stadio. Per il futuro mi piacerebbe poter restare in Italia, ormai sia io che la mia famiglia ci siamo ambientati qui. Qui sono cresciuto dal punto di vista tattico e mentale, rendendomi conto di quanto sia fondamentale stare bene ed aver fiducia. Con Mancini ho lavorato poco, ma instaurato un bel rapporto umano“.
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