La natura può essere molto crudele. A volte sembra prendersi beffa delle sue creature, e le condanna a vivere una vita irreale. Alcuni si lasciano abbattere, e per loro è la fine, mentre altri affrontano la situazione, “combattono” e riescono a prendersi la loro rivincita. Josephine Myrtle Corbin, passata alla storia come “la donna con 4 gambe” si colloca nel secondo gruppo.
Ognuna delle due gambe più grandi era accoppiata con una più piccola interna. Poteva muovere le gambe interne, ma erano troppo deboli per camminare. Questa donna, così “particolare”, morì nel 1927, all’età di 59 anni. La nascita di una coppia di gemelli siamesi è un’eventualità molto rara. L’evento è causato da una tardiva divisione dell’embrione e se ne conta una ogni 120 mila. Tali gemelli sono esclusivamente monozigoti e, a seconda delle parti in cui sono uniti e degli organi che hanno in comune, vengono suddivisi secondo diverse tipologie.
Ancora più raro è il caso del cosiddetto “gemello parassita”, in cui uno dei due embrioni si forma all’interno dell’altro o non completamente. Un gemello, in pratica, prende il sopravvento e “assorbe” l’altro. Ma il caso di Josephine è ancora più complesso: esso fu il risultato di una forma ancora più rara nel regno del gemellaggio, noto come Dipygus, che le diede due corpi completi dalla vita in giù.
Nell’800 e nella prima metà del 900, nei circhi andavano di moda i cosiddetti “freaks”, ovvero uomini con varie deformità che si esibivano come fenomeni da baraccone e diventavano delle vere e proprie celebrità del loro tempo. Phineas Taylor Barnum (1810-1891) fu uno dei più grandi impresari del XIX secolo.
Egli presentava molti fenomeni e molte stranezze della natura. Le folle erano attirate da uomini nani, donne barbute o corpulente, uomini mostruosamente grandi o uomini scheletrici e, soprattutto, fratelli siamesi. Nel 1871 Barnum creò The Greatest Show on Earth, ovvero Il più grande spettacolo al mondo, con cui fece il giro del pianeta. Charles Eisenmann, fu uno dei primi fotografi di culto che la società abbia mai conosciuto.
Ebbe l’idea di vestire queste “celebrità” di tutto punto e metterle davanti al suo obiettivo. Le fotografie venivano poi vendute come cartoline collezionabili dando lustro al fotografo quanto ai protagonisti. Un po’ come facevamo noi da piccoli con le figurine Panini: “io
Solo che questi non erano calciatori oppure cartoni animati, bensì uomini e donne ripresi nei minimi particolari, in tutta la loro drammaticità. Ed Eisenmann, fra gli altri, ritrasse anche Josephine. Oggi, la rara patologia della “donna con 4 gambe”, in certi casi, potrebbe essere operabile.
Nella nostra società le imperfezioni non vanno mostrate, anzi, si tengono nascoste sempre e comunque. Regna purtroppo una grande diffidenza nei confronti di tutto ciò che non si conosce e si presenta ai nostri occhi come “diverso”. Una cosa positiva è che non ci si abbandona più al fato ed alla rassegnazione, bensì la medicina e la chirurgia cercano di offrire soluzioni adeguate e definitive. Che in alcuni casi permettono anche di salvare delle vite.
Storie incredibili, quelle che abbiamo narrato. Episodi che ci ricordano quanto la vita possa essere dura e la speranza “irrevocabile”. Individui che nonostante tutto hanno deciso di vivere e che sono riusciti a trovare una loro dimensione.
Written by Cristina Biolcati