Essere o apparire? Senza scomodare la filosofia, sembrerebbe essere questo il vero dilemma etico del nuovo millennio. Diciamoci la verità, viviamo in un’epoca dalle infinite possibilità, un’era specifica della civiltà umana in cui tutto può essere ottenuto senza troppi sforzi, o scrupoli, a patto che ne valga davvero la pena.
La storia di Josie Cunningham, giovane escort inglese di 23 anni, attraverso il web ha già fatto il giro del mondo, ricevendo ovunque molte critiche e, strano a dirsi, anche qualche consenso. Tralasciando il discorso etico relativo al lavoro di Josie e alle sue numerose operazioni finalizzate al raggiungimento della “forma” perfetta, la ragazza è diventata famosa per alcune dichiarazioni choc rilasciate a un noto tabloid inglese: “per partecipare al Grande Fratello sono disposta ad abortire”. E poco importa il fatto che Josie sia ormai al quarto mese di gravidanza: “Sono sul punto di diventare famosa e non ho nessuna intenzione di rovinare la mia carriera proprio adesso” e ancora “voglio diventare famosa alla guida di una Range Rover rosa brillante e voglio comprare una casa grande. Niente potrà intromettersi nella mia strada”.
Se a tutto questo aggiungiamo il fatto che la nostra Josie, ad oggi, non conosce l’identità del padre del bambino che porta in grembo (si sospetta possa essere un calciatore della Premier League o uno dei suoi numerosi clienti) ecco pronta una storia destinata a bucare lo schermo e che garantirà share di tutto rispetto alla nuova edizione del GF inglese.
Parliamo dunque del trionfo del nulla e del non senso o di un’abile trovata pubblicitaria che sfrutta la poca intelligenza, e autostima, di una giovane disposta a tutto? Ovviamente non possiamo saperlo, di certo qualcuno dovrà fare i conti con la propria coscienza.