Sui Social Network nelle ore successive alla morte di Pino Daniele si è scatenato ciò che molti definiscono le “esequie su Facebook”.
In realtà non si tratta né di funerali virtuali né di gare a chi fa il post più bello, ma semplicemente ricordi, parole, magari spesso anche banali, che tuttavia in alcuni casi fanno capire la grandezza e l’importanza di chi è venuto a mancare.
Tra i tanti omaggi letti, ci preme segnalare il post di Jovanotti, pubblicato questa mattina sulla propria pagina Facebook. Lorenzo in un suo lungo e dettagliato articolo descrive non tanto la grandezza delle canzoni di Pino Daniele, bensì il suo modo di porsi con gli altri. L’influsso che aveva sulle persone di Napoli e non, utilizzando un termine tanto inventato quanto efficace, “pinodanielizzava l’atmosfera”.
I due artisti, insieme ad Eros Ramazzotti, diedero vita nel 1994, ad un tour straordinario che attraversò tutta la Italia e quando arrivò la data di Napoli, a poco più di una settimana dalla morte di Massimo Troisi, Lorenzo descrive quanto Pino Daniele sentisse tantissimo quel concerto, che per lui non era solo un concerto.
All’uscita dal palco si riuscì a capire l’immensità che era Pino per i napoletani, che grazie a lui erano un po’ usciti dagli stereotipi che spesso li caratterizzano, entrando finalmente nella modernità.
“Pino Daniele è per Napoli quello che Bob Marley è per la Jamaica”, una bella descrizione, forse la più efficace tra quelle lette.
Jovanotti fisicamente ne parla come un “uomo dal corpo possente con i denti grandi, un vero gigante, così come nel fisico anche nella musica e per la cultura del nostro paese. Napoli perde il suo figlio musicista più grande del dopoguerra, senza nessun dubbio, e uno dei più grandi di tutti i tempi, ne sono del tutto sicuro.”