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Ju Dou – Zhang Yimou, Yang Fengliang

Creato il 23 maggio 2012 da Maxscorda @MaxScorda

23 maggio 2012 Lascia un commento

Ju Dou
Ritorno a Zhang Yimou per completare la sua filmografia con uno degli ultimi tasselli ancora  da sistemare.
Film del 1990 e ambientato nella Cina dei primi anni ’20 dove un uomo ricco e violento compra una terza moglie dopo aver ucciso le altre due perche’ incapaci a dargli figli ma dal momento in cui non accade nulla anche con la terza, non solo non comprende la sua sterilita’ ma intensifica la violenza che spingera’ lei verso le braccia del nipote, in realta’ nemmeno parente ma adottato anni prima e ora operaio alle sue dipendenze.
Tanto va la gatta al lardo che ci nasce il cinesino per la felicita’ di tutti quanti, lei non piu’ massacrata di botte, il vecchio cornuto ma con prole maschia e il nipote con la bella zia da godersi ad ogni trasferta del vecchio. Proprio in occasione del ritorno da un viaggio, l’uomo viene ritrovato paralizzato dalla cinta in giu’ e non potrebbe andare meglio ai due amanti ora riuniti in famiglia senza piu’ temere il vecchio violento ma la vendetta, con lo zampino del destino, sara’ inevitabile.
Zhang e’ impeccabile e non tragga in inganno la doppia regia se, come sembra, sia dovuta a motivi per cosi’ dire politici e non artistici. Ritroviamo il film inacrinato in una progressiva escalation di successi e qualita’ che inizia con l’ottimo esordio di "Sorgo rosso" e segue con "Lanterne rosse", "La storia di Qiu Ju" , "Vivere!" e via di questo incredibile e straordinario passo. Ci si puo’ solo incantare con la fotografia di Gu Changwei ma il mestiere e le opere successive del regista, fanno intuire che certe scelte siano state da lui dettate e condotte.
Infine e come non potrebbe essere diversamente, lei Gong Li, regina della scena e dei sensi, attrice che spazza via decenni di sciacquette nostrane e dalla bellezza che nei suoi 25 anni e’ sfolgorante, la cui sola presenza basta a definirla capolavoro dell’intera razza umana. In questo film poi e’ d’una sensualita’ travolgente, persino anomala per l’accoppiata regista-attrice e in generale per il cinema cinese di venti anni fa ma la grazia e il garbo di entrambi e’ un dolce e languido susseguirsi di volutta’ e dolore.
Film da non perdere anzi, impossibile farne a meno.

Scheda IMDB


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