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Juan Josè Millas, Carta straccia, Passigli, il libro del cuore della settimana

Creato il 12 settembre 2012 da Atlantidelibri

Altro libro che pare un noir, con gli stilemi classici del genere, per poi aprirsi a più universali e spettacolari orizzonti. L’autore è tra i più stimati scrittori spagnoli contemporanei, vincitore del Premio Planeta con Il mondo, sempre edito Passigli, e di altri riconoscimenti letterari. Carta straccia avvolge il lettore nel suo universo composto da una città insospettamente piovosa (Madrid), due protagonisti sospesi tra l’amicizia e l’odio, altri che si aggiungono a creare un gioco raffinato che conduce alla sorpresa finale. Due i personaggi principali, amici dai tempi dell’adolescenza, che forse si detestano. Uno di loro lo incontreremo solo per poche pagine, e finirà vittima di un apparente suicidio, in cui molte cose non tornano. L’ironia che avvolge tutto il libro (immaginate una sorta di Grande Lebowski dai toni letterari), i dettagli gustosi (una incredibile carrellata di strani taxisti, tra gli altri), le pungenti riflessioni sulla vita del giornalista – investigatore, l’azzeccata distribuzione delle parti agli altri personaggi che compaiono (una quasi fatale femme, una “fidanzata” comune, un commissario di polizia quasi in pensione…) danno vita ad un libro da leggere d’un fiato e da ricordare!

Juan Josè Millas, Carta straccia, Passigli
traduzione di Paola Tomasinelli

Partendo da un assunto tipico del genere poliziesco – un assassinio dall’apparenza di un suicidio e un assassino che non sembra mai essere tale – Juan José Millás costruisce un romanzo che, mentre da un lato esalta le caratteristiche del genere, dall’altro se ne serve per affrontare un tema che è insieme psicologico e letterario: il conflitto tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere, tra l’apparenza e la realtà. Il racconto procede con la velocità e la sobrietà di un copione cinematografico, in uno stile agile e disinvolto che però non vuole rinunciare a nessuno dei diversi registri, mescolando parodia e melodramma, humor e lirismo.

I personaggi, tutti caratterizzati da tratti inconfondibili e da dialoghi brillanti, alla fine sembrano tutti coinvolti in un gioco più grande di loro, in una sorta di metafisica confusione dei ruoli che irride alle loro personalità, alle loro stesse identità, fino ad arrivare al ribaltamento conclusivo che costituisce il sorprendente finale del romanzo, e, insieme, l’estremo suggello parodico del genere poliziesco.

L’autore:

Nato a Valencia nel 1946, Juan José Millás è uno dei maggiori scrittori spagnoli contemporanei. In questa stessa collana è apparso il suo romanzo Il mondo, che ha vinto il prestigioso Premio Planeta nel 2007. Fra le altre sue opere ricordiamo: Non guardare sotto il letto (Il Saggiatore 2002), Racconti di adulteri disorientati (Einaudi 2004), La solitudine di Elena (Einaudi 2006), Laura e Julio (Einaudi 2007). Nel maggio 2006 Juan José Millás ha ricevuto la laurea honris causa dall’Università di Torino.



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