Julian Keen Homme primavera-estate 2012 / Julian Keen Homme spring-summer 2012

Creato il 03 agosto 2011 da Sandfashionblog

La voglia di bianco e di luce rimandano all’arte di Lucio Fontana, fondatore del movimento spazialista. Oltre la superficie, la ricerca entra nelle trame della materia. Buchi e tagli sostituiscono le stampe con giochi di chiaro-scuro: decorazioni reali e al tempo stesso immateriali. Nasce il cut-à-porter, un prêt-à- porter che elimina ogni orpello ad arte. Tagli nitidi, come incisioni col bisturi in trench doppiopetto, giacche con i rever rimpiccioliti e camicie con i colli sforbiciati ma anche un ritorno alle pince come tagli in rilievo per pantaloni, sempre corti alla caviglia.
Julian Keen firma anche la giacca Luci di Milano, un monopetto di raso di cotone con applicazioni catarifrangenti ispirate ai bagliori e ai riflessi della metropoli lombarda. L’idea rende omaggio a Lucio Fontana che con questa filosofia, esattamente 60 anni fa, nel ’51, realizzò la prima installazione al neon per illuminare lo scalone della IX Triennale di Milano, introducendo la lampada fluorescente nell’arte. L’arabesco luminoso è stato scelto come riferimento per la giacca icona della collezione, anche perché è il simbolo del Museo del Novecento.
Lino bianco per il formale e l’informale, doppiature di rete, citazioni del concetto spaziale all’infinito e fodere craquelé con effetti di screpolature.
Tinture a freddo per un effetto mosso mai nitido, neutri materici, tanto bianco gesso, sabbia, grigio ardesia, nero e onice. Il giallo è l’unico colore squillante a enfatizzare il concetto di fluorescenza.
Infine, una capsule di tre t-shirt, lighT-shirt, sintetizza gli elementi dell’arte di Fontana, buchi, tagli e chiaro-scuro. Un anello metallico scende da ogni etichetta: il cerchio che chiude la ricerca della linearità perfetta.


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