Ogni tanto ci colpiscono storie che con Fashion in Town sembrano avere in comune poco o niente. Ma che poi a ben pensarci colpiscono, come è successo a me, per la passione che caratterizza il protagonista, o meglio l’amore per tutto ciò che fa. Come in questo caso.
“Ogni sfida t’insegna qualcosa sulla tua persona, io cerco le gare più dure al mondo per mettermi in condizioni tali da spingermi al limite non solo fisico ma anche e soprattutto mentale“. Così parla Juliana Buhring, guinnes dei primati per il giro del mondo in bicicletta, della sua partecipazione a TransAm Bike Race (www.transambikerace.com), la competizione su due ruote che vede coinvolti più di 50 concorrenti, di cui 5 donne. Un percorso coast to coast di 4233 miglia con partenza da Astoria in Oregon ed arrivo a Yorktown in Virginia, attraverso 10 stati del nord America. Nonostante la brutta caduta durante la seconda giornata di gara, in seguito alla quale la Buhring ha riportato una contusione alla spalla e una costola incrinata, l’atleta ha segnato un nuovo record con 450 chilometri percorsi in 21 ore consecutive in sella alla sua bici mentre era in corso una tempesta di neve. Mamma mia!
Alla domanda: Moltissime donne hanno seguito le tue vicende con grande ammirazione. Cosa vorresti dire loro? Juliana risponde: Quello che dico a tutte. Ho cominciato ad andare in bici ad agosto del 2011 e oggi, a 33 anni, mi considerano una delle cicliste endurance più forti al mondo. Se ce l’ho fatta io può farlo chiunque. Le donne sono più forti di quanto credono. Ovviamente questo discorso si estende a tutti i campi, non solo al ciclismo.
Come darle torto? Le donne sono più forti di quanto credono. Ricordatelo sempre.
di Sonia Rondini