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La sua carriera cinematografica inizia molto tardi rispetto ad alcune colleghe: «Dai vent'anni in su ho lavorato per la maggior parte in televisione e in teatro a livello locale; poi all'inizio degli anni novanta, ho fatto alcuni film, più o meno contemporaneamente, sono usciti a un anno di distanza uno dall'altro e mi sono trovata ad avere una carriera [...] Io non pensavo nemmeno di diventare un'attrice cinematografica, quando ho fatto i primi provini non mi davano nemmeno le parti». Proprio per questo le persone continuavano a chiederle quando questa voglia di proseguire con la recitazione sarebbe finita: a più di trent'anni non era ancora riuscita ad ottenere un ruolo veramente importante.
Le piace interpretare ruoli molto diversi tra loro e passare dalle grandi produzioni hollywoodiane ai film indipendenti, ma anche fuori dal grande schermo Julianne ama destreggiarsi su fronti diversi, ed esplorare campi completamente opposti; è impegnata politicamente con il partito democratico, è ambasciatrice di Save the children, è stata testimonial per grandi case di moda e nel tempo libero ama scrivere libri per bambini: Freckleface Strawberry. Best Friends forever è una sua creazione, un libro che ha ottenuto moltissimo successo e che nasce dalla voglia dell'attrice di aiutare i bambini a superare le proprie insicurezze. La protagonista è una ragazzina vivace, che si sente in difetto rispetto agli altri bambini perché rossa e con le lentiggini. Proprio come Julianne quando era ancora una bambina «Mi sentivo diversa, ma poi ho capito che le cose importanti nella vita sono altre. La protagonista dei miei libri, Freckleface Strawberry (era proprio il mio soprannome da piccola) è una ragazzina di sette anni, che impara ad accettare le sue lentiggini e i suoi capelli rossi. Anch’io come lei ho ero timida e insicura, ma ho cominciato a valorizzare le mie caratteristiche e a non dare troppo peso a quello che pensano gli altri».Oggi l'attrice appare straordinariamente bella e sicura di sé, ha imparato a valorizzare il suo corpo e il colore della sua pelle, anche grazie all'aiuto della sua stylist, che studia su di lei look sempre perfetti.Non ama essere definita una "celeb" perché banali, la carriera è importante ma cerca di rimanere con i piedi ben saldati a terra e di Hollywood cosa pensa? «Meglio che non ci prendiamo in giro. Hollywood è, prima di tutto, business. Funziona solo se fa soldi. Il massimo della noia».
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