L’attore arabo-israeliano Juliano Mer-Khamis, 52 anni, è stato ucciso oggi a colpi di pistola nel campo profughi di Jenin, dove gestiva il “Teatro della libertà”. Mehr-Khamis stava uscendo dalla sua automobile quando è stato raggiunto da cinque colpi sparati da un uomo dal volto coperto.
Le prime voci, in città, parlano di un estremista palestinese. L’unica certezza, per ora, è la morte di uomo che ha fatto della cultura la sua arma di resistenza. Con Zakaria Zubeidi, ex leader delle Brigate dei martiri di al-Aqsa, ha fondato a Jenin, città martire della Seconda Intifada in Cisgiordania, il Freedom Theater, un’isola in un mare di dolore. Arna’s Children è un documentario che ne racconta la storia. La storia della madre di Juliano, nato a Nazareth, da questa grande donna, Arna Mer, ebrea israeliana sposata al palestinese Saliba Khamis.
Durante la prima Intifada sua madre Arna dà vita a un programma educativo alternativo all’interno del campo profughi di Jenin. L’occupazione israeliana ha infatti distrutto il programma ufficiale e Arna intende risarcire i palestinesi del danno subito. Tra le varie attività del centro vi è lo Stone Theatre, un laboratorio teatrale diretto da Juliano. A otto anni dalla morte della madre, cinque anni dopo la conclusione del progetto teatrale, Juliano torna nel campo di Jenin e scopre la tragica storia dei “ragazzi di Arna”.