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Julie Dhibis o Dhibhas? Julie Dihbesaja?

Da Vuessegaudio

 Tipologia di Julie Dibens  Antropometria e numerologia di una triatleta   ad uso dell'oggettoa del poeta

Julie Dhibis o Dhibhas? Julie Dihbesaja?

Cyberdhibis o Cyberdhibhas?

La tagcloud  Wordle di Cybersix(l’eroina di Trillo e Meglia di cui prossimamente scriveremo su pingapa), in cui stanno alte l’”allure 91+62” e “mesomorfa”, non potrebbe mai essere quella di Julie Dibens, anche se la Dibens pesa 62 chili, diciamo che la sua allure sarebbe una tipo 84+62, che in una longilinea ectomorfa(Cybersix è più compatta e pesante, è mesomorfa) è alla base dell’indice costituzione inferiore a 50 e all’indice del pondus, che, se andiamo a calcolarlo, non potrebbe che essere nella forchetta compresa tra il “medio”(27-31) e il “debole”(32-36): altezza 5’10”=178 – (peso 137 libbre=62 kg + podice o seni 84 cm=)146= 32. Difatti penso che il suo indice del pondus di base, quello che sta al suo peso forma, sia proprio 32, 1 sopra il 31…
L’indice costituzionale della triatleta britannica potrebbe essere : a) 84x100=8400: 178= 47.19; b)85x100=8500:178= 47.75; c)86x100=8600:178= 48.31. E allora, quando si deciderà a scriverci, ci parlerà, se ha l’I.C. 32, del rapporto tra il “manubrio” e la “canna”, tanto che possa inquietare il nostro oggetto a  patafacendoci la 32, che è chiamata la “Giocosa”, in cui lei pedala a cavalcioni tra canna e manubrio e può mettersi sul sellino sia in un senso che nell’altro, verso il manubrio o verso il sellino. Ma, e qui sta l’incanto dell’antropometria, per come si connette, randomizzando il fantasma del visionatore o del poeta che sia, alla frattalità libertina del Settecento del Clero francese, addizionando l’indice costituzionale più consono al suo assetto somatico, il primo, 47,  al 32 dell’indice del pondus(che è il primo grado di “debole”, che, in “Miele”, è quella che abbiamo formalizzato come la forchetta più intensamente erotica per la tipologia scarna ed ectomorfa), avremmo 79, che, dopo avergli sottratto il 41 di tutte le posizioni del Foutre du Clergé, non è altro che il 38: “L’inverso della bestia a due teste”, quella che i Cinesi, nel Fang Pi-Shu, chiamano l’”Anatra che vola capovolta”: il poeta o il visionatore è come se fosse steso sul dorso; la triatleta si sistema sul sellino a rovescio, con la testa dalla parte dei piedi del poeta che pedala…poi sia il poeta che la triatleta dovranno aiutarsi a vicenda con reciproche scosse in modo che il sellino sia godurioso nella misura in cui si incunea profondamente nella frattalità della ciclista che come l’anatra vola capovolta…Il maestro Tung-hsüan disse che da un esame accurato è risultato che vi sono solamente trenta posizioni principali per consumare l’unione sessuale e questa sarebbe la numero 12, tra sellino e canna, se si fa la bicicletta. Per come si sia passati, con il nostro oggetto a sollecitato al meridiano dal transito dell’immagine di Julie Dibens, dal sellino di Pat a questa patafisica dell’aria o del vento, sarebbe opportuno forse dire che in sanscrito “pata” è il “volo” e la “discesa” e “patin” sia chi vola, chi cade, chi affonda; ma anche occorre sapere che “pat” è lo schema verbale di “controllare” e “governare” e del “volare” e dello “scendere”, “cadere giù”; e “pati” è il “signore”, il “marito” e “patti” è il “pedone” , il fante che guarda passare in bici la triatleta al meridiano del suo oggetto a. Triatleta che ha nel nome la frattalità di “dhi”, che è il “pensiero”, la “riflessione”, la “devozione”, oppure “dih”, che è lo schema verbale di “ungere”, “far crescere” “accumulare”, connessa, con la leva del cambio, con “bis” che è “andare”,”muovere”, quando non è addirittura “bha” o “bhas”, che è “apparire”,”splendere”, “raggio(della ruota)di luce”, fino ad essere “parlare”,”dire” o l’archetipo-sostantivo “bhasa”, la “parola”, la “lingua”: dhi+bhasa: la lingua, la parola del pensiero, la devozione espressa, l’accumulare parole, ungere e splendere; senza tacere su “bhesaja” che è il “rimedio”, il “medicamento”, l’archetipo-epiteto  “che cura”, tanto che “dhi”+ “bhesaja” è la medicina del pensiero oppure il medicamento che unge, che fa crescere, che accumula la devozione e la riflessione, tra parola, medicina, luce e muovere per  volare e cadere giù nel segno di Pat patafattasi “Dibens” o “Dhibis”, o “Dihbhasa”, o “Dihbesaja” o “Dhibhas”…
Julie Dhibis o Dhibhas? Julie Dihbesaja? Il numero fatidico, calcolato con l’alfabeto numerologico dei Rosa Croce, per Julie Dibens è il 27, che, innanzitutto, ha come numero simbolico l’1(il sellino) e la lettera A, ma è, essenzialmente, come arcano, connesso con l’asso di bastoni che, nell’iconologia di riferimento, è lo scettro montato dal simbolo della terra; in mezzo a fiamme, esso è tenuto da una mano. La mano evoca l’azione e lo scettro è il prolungamento del braccio che agisce o che governa il manubrio. I “Bastoni” sono in analogia con l’elemento “Fuoco”. E’ l’1 come se fosse il sellino su cui Julie Dibens si fa “mondo”, per come ci si siede o se ne allontana per pedalare e innalzarsi, con il suo assetto costituzionale che, denumerato il nome, fa 20, che, a sua volta, è l’arcano dello splendore(“bhas”) e punto di transizione tra l’azione e il pensiero(“bha” o “bhas” e “dhi”). Somaticamente, il 20 è l’arcano-medicina(“bhesaia”), medicamento, sorpresa, esaltazione iconica, impatto magico sull’oggetto adel visionatore. Sembra una baggianata, l’arcano 20, nei cerchi dei Rosa-Croce, è “Giove in Pesci”: Julie Dibens, che scomposta in numeri fa 20 nell’alfabeto dei Rosa-Croce, nel cosmogramma, ha “Giove in Pesci”… Detto questo , non possiamo non connettere il 20 alla variante, nel genere body per ciclista piuttosto che per triatleta, della flessione nel “sistema della moda” di Roland Barthes, che è, insieme alla chiusura(18) e alla fissatura(19), una delle varianti che innalzano e fanno volare l’unità e il principio fallico e attivano lo schema sintagmatico verbale dell’arcano 20, la modificazione prossima inattesa nella libido del visionatore. Che, d’accordo, fa parte della magia dell’immaginario.

Julie Dhibis o Dhibhas? Julie Dihbesaja?

La flessione, che è la variante 20, è sul sellino, che è l'1, che attua la modificazione prossima inattesa

La fisicità ectomorfa di Julie Dibens, tutta dentro questi numeri, il 27, il 20, l’I.(indice)C.(costituzionale)47, l’I.(indice)P.(pondus) 32, il risultante numero per il Foubiking 38, è relazionata anche dall’esagramma dell’I Ching, che si ottiene, secondo il metodo che abbiamo elaborato per la poesia usando gli indicatori globali di Abraham Moles per l’immagine e lo schema. Difatti, dall’iconicità elevata della linea sopra al codice ristretto della linea iniziale, c’è il trigramma Li, il fuoco, sopra e il trigramma Kên, che è  il monte, sotto, tanto che in evidenza c’è sempre il fuoco, il fulmine, il sole che è lo “splendore”(“bhas”) di cui abbiamo già rilevato la pregnanza somatica in Julie Dibens, ed essendoci Li significa che come sintémi passano armature ed elmi, lance ed armi, la secchezza ectomorfa opera come se fosse armata, una lancia e ha l’elmo, che, poi, come ciclista, le  è connaturale, fino a farsi come animale testuggine o albero dal tronco secco in alto; sotto, il monte reca i sintémi della porta e dell’ apertura, il frutto e la semenza, questo passa nell’immagine della ciclista, questa apertura sotto, sul sellino, e sopra c’è il fuoco, il sole, la siccità, e sotto, nel trigramma Kên , appaiono gli eunuchi e i guardiani se non il cane, e se vola un uccello ha il becco nero e tiene fermo l’oggetto( a?) con facilità.

Iconicità elevata: linea intera al 6° posto ¾

Complessità buona: linea spezzata al 5° posto - -

Polisemia alta: linea intera al 4° posto ¾

Pregnanza alta: linea intera al 3°posto ¾

Carica connotativa alta: linea spezzata al 2°posto - -

Codice ristretto: linea spezzata all’inizio - -

56.Lü: il viandante, ovvero: il triatleta o il ciclista

Vedi anche:
il poeta scrive a pat a cui rubarono il sellino



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