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Julie. Illustrazione di Andrea Calisi racconto di Marta Calisi

Da Giulia13
Julie. Illustrazione di Andrea Calisi racconto di Marta CalisiJulie, di cui non si può raccontare poi molto dato che è morta giovane.Proprio come sua madre. Era tutta grigia. Grigia, grigia, grigia. Di un grigio cangiante tendente al blu. L’ho dovuta svezzare e riuscivo ad addormentarla con una cantilena muta che usciva vibrante dalle mie labbra. Accettò con rassegnazione tale difettoso sostituto delle fusa di sua madre. Continuò ad accettarlo finché visse.
Julie era anche Cocò per via della sua incredibile eleganza, ma era anche coquette perché non disdegnava di portare in casa topi di varie dimensioni. I più piccoli riuscivo a salvarli. Siamo in campagna dopotutto. Topi campagnoli, hanno occhi mansueti e dolci. Siamo in campagna. Dietro la casa campi coltivati a girasole e boschi di lecci e querce, biancospini e rose canine. Collane di ginestre d’estate, papaveri e cicoria selvatica. E i cacciatori. E i lacci, messi per qualsiasi cosa vi capiti dentro ed il veleno in quelle polpette che proprio i tuoi cani amano tanto. Quando è loro permesso senti gli spari. Non fare uscire i cani. Piovono piccoli uccelli.Siamo in campagna.
Davanti alla casa, qualche centinaio di metri e poi la strada. Una strada provinciale che si distende a rettilineo, salite leggere, qualche curva. Qui corrono velocissimi: automobili, camion, motociclette, ciclisti. Qui corrono velocissimi.
Dall’altra parte della strada, un piccolo fosso, canne, ortiche, albero di frutta selvatica e poi altri campi coltivati ed un maneggio. Dietro il maneggio altro bosco. Dal maneggio si sentono i nitriti di splendidi cavalli. C’è anche un pollaio, dei conigli, sicuramente altri topi. Di certo volpi e faine. Qualche notte fa ho sentito un gufo. Gli animali del bosco si muovono di notte o all’alba: ricci, istrici, talpe. E i gatti. Se non vivono in appartamento ai gatti è impossibile imporre qualsiasi tipo di recinzione. Sono e rimangono felini. Quando si abita in una campagna come questa, l’appello prima di tutto. Ogni mattina, perché di mattina gli dai da mangiare: tu ci sei, tu ci sei, tu ci sei, tu no.
Ah, Julie! Senza recinzioni, Julie la belle. Attirata dal gran movimento notturno e dall’odore di sterco dei cavalli con lisce criniere e zoccoli volanti, l’equiseto pungente ed i piccoli topi. Ma qui corrono veloci, Julie non lo è abbastanza stanotte e questa mattina non risponde alla conta: AmbarabacicìCOCO’ Questa volta non ci sto. Quando la strada.
Julie è distratta oggi. Ha dimenticato il suo bel profilo dall’altra parte, dove nitriscono i cavalli. Stamattina, in mezzo alla strada, non è affatto bella. E poi si sta bagnando. Piove da giorni. La tolgo da lì.
Julie, Cocò, coquette,
riccio, bisticcio
topo, pasticcio
Istrice d’oro
Rospo e ranocchia,
cane randagio
cane malato
tasso di sera bel tempo si spera
volpe di notte
se tentenni son botte 

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