Sparita la pioggia a Marrakech, è arrivata da qualche giorno una vera pioggia di stars. Dopo Sharon Stone è il momento della straordinaria attrice francese Juliette Binoche che nella seconda serata del Festival Internazionale del Film di Marrakech è stata premiata con l”Etoille d’Or alla carriera.”Hai uno dei visi più belli del cinema, così bello perchè umano. Tu sei grande Juliette, per i tuoi occhi, ma anche per un mistero più profondo che ti ricopre. Questo mistero è la grazia. Quella che soffia in te. Sei un attrice di cinema che ha grazia, sempre grazia e ancora grazia“, ha dichiarato Bruno Dumont, cineasta francese di “Camille Claudel 1915“, a Juliette Binoche prima di premiarla con la stella d’oro. Una liason speciale lega l’attrice al Marocco: “La storia della mia famiglia è legata a questo paese. Mio padre è cresciuto a Tiznit e ad Agadir, ed ha vissuto anche a Marrakech. Parla arabo prima di parlare il francese. Mio nonno, che era un attore molto amato, è sepolto qui, sulla vostra terra da qualche parte. Perchè i terremoti hanno spazzato via le tracce del passato. Il mio desiderio più grande, il mio desiderio infantile, è sempre stato quello di esservi vicini. È una traccia fondamentale della mia nostalgia. Un giorno, l’unità ritrovata potrà infine essere realizzata.Non ho trovato altro che un mezzo: essere attrice. Perchè lo sento quando recito, fragilmente, tangibilmente. Attendendo di ritrovarvi un giorno, vi saluto con un vi amo”, ha dichiarato la splendida attrice francese visibilmente emozionata sul palco del Festival Internazionale del Film di Marrakech. Dopo l’omaggio alla Binoche gli spettatori presenti al Palais des Congrès hanno avuto modo di scoprire in prima assoluta il film “A thousand Times Good Night”, del norvegese Erik Poppe dove l’attrice gioca un ruolo di donna forte e determinata, fotografa di guerra in collera, pronta al sacrificio della sua vita famigliare pur di poter trasmettere la sofferenza del mondo alle persone.
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