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Juno: quando non essere mamma è la scelta giusta

Creato il 03 agosto 2014 da Nicola933
di Valentina De Brasi Juno: quando non essere mamma è la scelta giusta - 3 agosto 2014

Juno (Juno)

Genere: Commedia\Drammatico\
Regia: Jason Reitman
Cast: Ellen Page, Michael Cera, Jennifer Garner, Jason Batema, Olivia Thirlby, J. K. Simmons, Allison Janney, Rainn Wilson

2007
92 min

Di Va

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lentina De Brasi. Irriverente, spiritosa, un po’ goffa: insomma, Juno McGuff (Ellen Page, candidata all’Oscar come migliore attrice protagonista proprio per questo ruolo) è davvero “un bel tipino” e non passa di certo inosservata.

E’ una teenager come tante altre, va al liceo e suona in un gruppo con il suo amico Paulie Bleeker (Michael Cera) e la sua migliore amica Leah (Olivia Thirlby); la sua vita non è diversa da quella di molti suoi coetanei…  almeno finchè non scopre di essere incinta. Il padre? Bleeker, l’amico di sempre, il ragazzo con i calzoncini gialli e la dipendenza da Tic Tac all’arancia.

Il regista Jason Reitman e la frizzante sceneggiatrice Premio Oscar Diablo Cody raccontano, così, la storia di questa ragazzina che condivide il nome di una dea dell’Olimpo e della scelta che compie, con una maturità allo stesso tempo decisa ma ingenua: dare il bambino – o meglio, il fagiolo – a dei genitori che possano amarlo e crescerlo come lei non può fare, perchè troppo giovane, troppo inesperta, troppo non adatta, a sedici anni, ad essere mamma.

Questi genitori, Vanessa e Mark, hanno i volti di Jennifer Garner e Jason Bateman e, apparentemente, sono il quadro della famiglia perfetta: lei con il desiderio di essere mamma, lui un compositore di musiche per pubblicità con il sogno (tramontato) di diventare una rockstar.

Ma è proprio questo sogno non realizzato a spezzare l’equilibrio della famiglia: Mark, infatti, chiede il divorzio e lascia la donna davanti ad un precipizio, davanti a quella che è la reazione di una Juno in lacrime, perchè la perfezione della famiglia scelta per accogliere il suo fagiolo è così fragile da sgretolarsi in mille pezzi al primo contatto con una scheggia.

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E mentre vive le delusioni e le paure di una tipica adolscente, confessando a Bleeker di amarlo du rante uno dei suoi allenamenti e sopportando gli sguardi di scherno rivolti a lei e al suo pancione, Juno capisce che una famiglia amorevole non per forza è formata da una coppia di coniugi e, sulla porta di casa di Vanessa, lascia un biglietto giallo, che, alla fine, fa nascere il sorriso su molti volti: quello di Juno, quello di Bleeker, quello della sua matrigna/mamma Bren (Allison Janney) e, soprattutto, quello di Vanessa.

Un biglietto con una scritta semplice, eppure speranzosa: “Se tu ci stai ancora, io ci sto ancora“.

Questa commedia, che a tratti ci fa ridere di gusto, a tratti ci commuove, non vuole essere, così, portatrice di una morale univoca e unilaterale, anzi, ci ricorda che ciò che è giusto per i propri occhi non lo è, spesso, per quelli degli altri e, nonostante queste differenze, può continuare ugualmente ad essere giusto.

★★★ ½


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