Istruzioni per vivere
nell’ex URSS e negli USA
di Iannozzi Giuseppe
“Un libro fondamentale. E’ in questo modo che, gradualmente, tutte le bugie dell’Unione Sovietica verranno finalmente a galla”. Aleksandr Solženicyn “Combina uno straordinario sense of humor e una eccezionale capacità di scrivere fra le righe”. Isaac B. Singer
Soltanto sense of humor in “Là non è qua” di Jurij Družnikov, edito in Italia da Barbera Editore? Indubbiamente in questa raccolta di racconti di Jurij Družnikov forte e caustico è l’umorismo, e non poche volte è una vera e propria accusa nei confronti di due superpotenze mondiali, gli USA e l’ex URSS. Družnikov ha una penna affilata, tagliente più di qualsiasi spada, uno scrittore capace di costringerti a ridere sino alle lacrime, perché Jurii è capace di mettere in campo un universo intero di malattie sociali su cui ridere, però con amarezza. Leggi un racconto e ti rendi conto che c’è molto su cui ridere, poi subito ti guardi intorno e ci vuol un momento per capire che Družnikov non ha semplicemente raccontato (descritto) un vizio tipico dell’America o dell’ex Unione Sovietica, ti ha invece messo davanti a una contraddizione che è anche del tuo paese, del tuo condominio, della tua famiglia. Il sarcasmo di questo scrittore da novanta è shakespeariano, ti attorce le budella e con le medesime ti impicca, perché ti costringe a fare i conti con le tue contraddizioni sociali e politiche.
America ed ex URSS a confronto, due mondi distanti eppure tanto simili! Così nell’ex URSS, ad esempio, c’è un vecchio pensionato che viene reclutato affinché tenga pulita la statua di Lenin, ma una cornacchia dispettosa gli caga sempre addosso, la statua di Lenin è per la cornacchia nera il posto migliore dove farla, e il povero addetto alla pulizia di Lenin deve ogni notte vigilare, fino a che ci rimetterà le penne! E negli USA invece un malato cerca invano di contattare un medico: chiama al telefono il soccorso medico, ma a rispondergli è una segreteria telefonica che si prolunga in spot a dir poco kafkiani che mettono a dura prova i nervi del malato… che ne esce peggio di prima, senza aver nulla concluso, con la sensazione addosso d’aver mandato al diavolo la sua salute psicofisica.
Non un semplice libro, non una semplice raccolta di storie, di racconti che spaziano in diversi ambiti culturali e folcloristici, bensì un ritratto disarmante e sarcastico della società tutta, sia essa quella di qua sia essa quella di là: America ed ex URSS sono a confronto, due superpotenze sì, ma con un cuore estremamente fragile, sempre pronto a collassate per un nonnulla. Dopo “Angeli sulla punta di uno spillo”, romanzo epocale e che è un pezzo di storia della grande Letteratura russa, pubblicato in Italia da Barbera Editore, sempre Barbera Ed. pubblica “Là non è qua” di questo straordinario dissidente – e impenitente – autore che è Jurij Družnikov; sono istruzioni, riflessioni, aneddoti, che potrebbero essere definiti come istruzioni per vivere nell’ex URSS e negli USA, con una penna felice ma sempre tagliente per definire situazioni kafkiane, al limite dell’impossibile e che, ahinoi, sono tremendamente reali e attuali. Un libro importante, da avere, da leggere, sul quale meditare: “Là non è qua”.
Là non è qua – Jurij Druznikov – Traduzione: Francesca Orlati – 288 pp. – Isbn: 88-7899-112-0 – 1a ediz. Maggio 2007 – 16.50 €