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Just breathe (Pearl Jam)

Creato il 03 agosto 2012 da Martatraverso
C'è una scena nel mio romanzo, verso la fine, in cui ciascuna delle tre protagoniste si isola su un balcone a fissare la notte. Ciascuna nei propri pensieri.
Sono amiche da ventotto giorni. Di lì a due giorni, ciascuna tornerà alla propria vita, alla propria quotidianità.
Quando l'amicizia si nutre di quotidianità, tutto nel bene e nel male si amplifica. Si dividono le giornate ora dopo ora, sotto uno stesso tetto o attraverso il filo di un telefono, e si arriva a sentirsi come una cosa sola, indivisibile. In quei momenti, quando c'è silenzio, sembra quasi di sentire una i respiri dell'altra. Respiri che suona come una musica lenta, cadenzata. E quando il respiro di una diventa più forte, l'altra lo sente e sa che è il momento di esserci. Il momento in cui il bisogno di quotidianità si fa più intenso.
Quello che le mie protagoniste ancora non sanno, è che la vera amicizia sopravvive alla quotidianità. Che quando la quotidianità, per tante ragioni, viene meno, si continua a respirare come prima. Il respiro di una e dell'altra diventa un sottofondo nelle rispettive vite, ma la sensazione di doverci essere non tramonta. E quando ci si ritrova - dopo giorni, settimane, mesi - basta un istante per accorgersi che in tutto quel tempo si è continuato a respirare insieme. Che nessuna tensione, nessuna deviazione nel percorso nella vita, nessuna differenza ha potuto cambiare il ritmo di due persone che respirano insieme.
Ecco, se riuscirò a portare nel mio romanzo questa sensazione che accompagna la mia vita, vorrà dire che ho raggiunto il mio obiettivo.
ps. grazie a Eddie Vedder per aver creato questa canzone.

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