Vidal esulta dopo il gol. (www.lastampa.it)
TECNICA (Juventus Stadium, Torino). Notizie calcio ultima ora. La Juve fa e disfa, questo il sunto, ma pecca in precisione nel trasformare la mole del suo gioco in fatturato. Il Gala non fa e non disfa, ma porta a casa un 2-2 che vale come oro nel giorno dell’esordio dell’italiano Roberto Mancini sulla panchina giallorossa. E il gruppo B di Champions resta per i bianconeri anonimo, ma si mette pure un po’ in salita, visto che con il Galatasaray il ritorno è turco.
La partita
Nei primi 20 minuti due sono le cose divertenti. La prima è guardare Mancini in panchina e il pathos con il quale vive la prima da turco. In campio c’è una squadra ben delineata tatticamente e molto coperta, ma non sappiamo (e chi lo scrive scrive corbellerie) se ci sia già una minima mano del tecnico jesino. Inutile pensare che la banda Drogba abbia capito una qualsiasi cosa del gioco di un tecnico che è arrivato martedì e mercoledì viene scaraventato in Champions. La seconda è guardare come la Juve con il doppio ragionatore (Pirlo-Pogba) attacchi scriteriatamente e si esponga ai contropiede di Sneijder e compagnia cantante. Nello scorrere del primo tempo si vedono grandi manovre juventine che non arrivano al dunque (tre occasioni nitide comunque ci sono, soprattutto con lo stoico Tevez) e le piccole manovre turche che comunque portano al tiro Drogba che, al 36° va in gol. Perché? Perché gli juventini Bonucci e Buffon confezionano un museo degli orrori e Didier è un centravanti della miseria, un falco dell’area che fiuta l’odore del sangue e si precipita sulla palla per approfittarne. Tanto lavoro per zero gol, la Juve, zero lavoro per un gol: ecco il sunto del primo tempo.
La ripresa assomiglia alla prima frazione con l’aggravante dell’aumento di rogna esponenziale dei bianconeri. Vidal, attorno al 57° ci prova due volte facendo venire i brividi a Muslera. In capo al 60° minuto il possesso palla della Juventus è al 67%, ma non basta, non basta. Cambiano i tempi, perché quando si toglie la tuta l’ex Ufo Llorente e fa per entrare lo stadio condivide. Conte lo manda dentro tra gli applausi per Bonucci e la Juve cambia canovaccio. Diventa 3-4-3 con Isla scalato in difesa e con Llorente che ci mette due minuti a rifilare la prima zuccata verso Muslera che va di poco alta.
Al minuto 78° il pareggio episodico arriva su rigore. Il fallo in area, piuttosto evidente lo subisce Quagliarella, dal dischetto va Vidal che fulmina Muslera. Lo stadio esplode e la contesa tra le due squadre diviene una guerra di posizione. La Juve avanza il Gala arretra e arriva il 2-1 con una palla telecomandata di Pirlo che pesca in area Quagliarella che, solingo, insacca di testa. Finita? No, perché nella ripartenza del Galatasaray una sventagliata dalla sinistra permette la sponda di Drogba nel cuore dell’area che libera il taglio a chiudere in gol di Bulut con un Barzagli dormiente.
Il tabellino
Juventus-Galatasaray 2-2. Reti: 36° Drogba, 78° Vidal, 87° Quagliarella, 88° Bulut.
Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci (68° Llorente), Chiellini; Lichtsteiner (46° Isla), Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Vucinic (26° Quagliarella), Tevez. Allenatore: Conte.
Galatasaray (4-5-1): Muslera; Eboue, Semih Kaya (26° Gokhan Zan), Chedjou, Riera (59° Amrabat); Hakan Balta, Felipe Melo, Sneijder (74° Umut Bulut), Selcuk Inan, Bruma; Drogba. Allenatore: Mancini.
Contenuto ceduto in esclusiva dall'agenzia alaNEWS. Riproduzione vietata. Anno 2013.