Dopo la delusione subita in Champions, la Juventus ha provato, riuscendoci, a ritrovare il sorriso nella sfida col Pescara, ultimo in classifica e battuto 2 a 1. L’incontro tra le due formazioni, che occupano i due estremi della A, ha aperto la 31esima giornata della massima serie, che verrà chiusa dal derby di Roma, lunedì sera.
Rispetto alla gara del 10 novembre scorso, quando, allo stadio Adriatico, finì con un’autentica goleada bianconera, 6 a 1, ci sono stati ben altri protagonisti in campo. Conte ha voluto, infatti, risparmiare gli uomini-chiave per il ritorno col Bayern di mercoledì 10 aprile.
Per questa ragione, per esempio, in porta, Storari ha preso il posto di Buffon; non tutti, però, sono stati tenuti a riposo: in difesa, l’unico presente dei tre titolari è stato Bonucci al cui fianco hanno giocato Marrone e Peluso, spostato in zona difensiva; poi, a centrocampo, altre due certezze, Lichtsteiner e Vidal, indisponibili per la seconda sfida coi campioni tedeschi, sono stati schierati dal primo minuto con Giaccherini, Pogba e Asamoah; infine, in attacco, avrebbe potuto giocare, per la prima volta dall’inizio, Anelka, alla fine non è stato convocato per motivi familiari – a questo punto, l’esperienza del francese ex Chelsea con la casacca bianconera sembra un’odissea senza fine –. Pertanto, in avanti, Conte ha fatto giocare Vucinic e Giovinco, con Quagliarella e Matri pronti a entrare a partita in corso, per far rifiatare i compagni di reparto.
Il Pescara, ultimo in classifica, ha risposto con: Pelizzoli fra i pali; difesa a quattro formata da: Zanon e Modesto sulle fasce e, al centro, Kroldrup e Capuano; davanti a questi 4, Bucchi ha schierato: Rizzo e Togni; davanti all’unica punta, Sforzini, han giocato Sculli, Caprari e Quintero.
Passiamo all’analisi dei 90′ di gioco:
Il primo tempo, come tutta la partita, è dominata dai bianconeri, che, col passare dei minuti, ingranano e cominciano a rendersi sempre più pericolosi. Il primo vero squillo arriva al 12′: su mezza rovesciata di Giaccherini, il portiere degli abruzzesi risponde “presente”, esibendosi in uno dei tanti miracolosi salvataggi della serata. La Juve continua a spingere alla ricerca del vantaggio, trovandosi di fronte un “muro” azzurro, composto da tutti i giocatori di Bucchi, meno Sforzini, lasciato da solo in avanti. La porta del Pescara sembra stregata, i palloni non ne vogliono sapere di entrare: nel finale di un primo tempo a tinte bianconere, Quagliarella, entrato al 30′ per Giovinco, infortunatosi nel corso di un’azione, coglie il palo più lontano dalla distanza ma, anche in questo caso, Pelizzoli tocca la sfera quel tanto che basta per deviarla e mandarla sul palo.
Nella ripresa, il forcing della squadra di Conte è quasi disperato: gli ospiti si chiudono completamente e vengono schiacciati nella loro metà campo e, per i padroni di casa, resta sempre da superare il portiere ex Roma, autentica saracinesca in questo match. Al 57′, Quagliarella ci prova con una conclusione al volo ma deve fare i conti sempre con Pelizzoli, che gli nega la gioia del gol, che, a questo punto, sarebbe meritato. Per sbloccare questa situazione, serve un episodio, che arriva al 73′: su schema su calcio di punizione, Vidal viene atterrato in area di rigore. L’arbitro non ha dubbi e assegna il penalty, espellendo, poi, l’autore del fallo, Rizzo. Vucinic, fino a quel momento autore di una partita apatica, si incarica della trasformazione e porta in vantaggio i suoi, anche se il portiere degli azzurri aveva intuito l’angolo ma non riesce a parare il tiro del montenegrino. Pochi minuti dopo, al 78′, arriva il raddoppio, messo a segno da Vucinic, che realizza una personale doppietta. La partita sembra chiusa ma, all’83′, Cascione firma, con un gran gol dalla distanza, la rete della bandiera per i suoi. Negli ultimi minuti, c’è solo più il tempo per vedere una sforbiciata di Quagliarella, che termina di poco alta sulla traversa, e una chance, che capita a Sculli, per il pareggio finale ma Storari, inoperoso per tutta la partita, risponde prontamente e salva il risultato.
Dopo il K.O. di Monaco, la Juve continua a vincere in campionato, prendendosi la scena e dettando legge. Il migliore in campo dei bianconeri è stato Pogba, autore di una prestazione convincente e di personalità. Per gli ospiti, invece, spicca assolutamente Pelizzoli, portiere che sta ritrovando le qualità che lo avevano contraddistinto negli anni passati.
La Vecchia Signora si porta momentaneamente a + 12 sul Napoli, che, domani sera, ospita il Genoa. Per i bianconeri, è già tempo di pensare alla sfida di mercoledì coi bavaresi, laureatisi questo pomeriggio campioni di Germania con 6 giornate in anticipo.
Articolo di Alessandro Liturri.