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Juve – Lazio 2 a 0, lo scudetto è sempre più vicino

Creato il 16 aprile 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

La Juve si è imposta 2 a 0 sulla Lazio, grazie alla doppietta messa a segno da Vidal nel primo tempo.

Entrambe le squadre sono arrivate a questa sfida eliminate dalle rispettive competizioni europee: la squadra di Petkovic, pur giocando bene e creando molto, è stata colpita e raggiunta dai turchi del Fenerbahce nell’unica loro azione degna di nota; la squadra di Conte, giocato un buon primo tempo, ha lasciato l’iniziativa ai tedeschi che l’hanno punita, infliggendole un nuovo k.o.

Il tecnico dei biancocelesti ha dovuto far fronte alle assenze degli squalificati Radu, Lulic, Biava, sostituiti da Ciani, Stankevicius e Cana. Per il resto, ha schierato gli altri titolari, ritrovando Klose e Mauri.

Il tecnico dei bianconeri ha scelto il 3-5-1-1: in difesa Peluso ha sostituito Chiellini; a centrocampo, Pogba ha preso il posto di Marchisio, avanzato sulla linea degli attaccanti a fare coppia con Vucinic.

Passiamo all’analisi dei 90′:

L’avvio della Lazio è subito aggressivo e propositivo: la formazione biancoceleste pressa gli avversari, costretti a giocare di prima. La Juve non tarda a rispondere ai rivali e sfrutta la prima palla-gol per passare: Vucinic guadagna un calcio di rigore che, all’8′, Vidal trasforma: portiere da una parte, palla, ben angolata, dall’altra. L’occasione migliore con cui rispondono i padroni di casa è di Cana, ma, su corner, l’albanese cicca la sfera e i bianconeri si salvano. Un minuto dopo, al 27′, Vidal, su suggerimento di Vucinic, potrebbe firmare il raddoppio ma Ciani si immola per salvare la propria porta. La seconda rete dei ragazzi di Conte è nell’aria e arriva con l’azione successiva: al 28′, infatti, Vucinic illumina ancora una volta in casa Juve, servendo Marchisio; il Nazionale viene anticipato da Ciani che, tuttavia, col suo intervento, fa giungere il pallone al cileno che non perdona per il 2 a 0. Ora, i bianconeri hanno le redini della partita nelle loro mani e gestiscono, fino alla fine della prima metà, senza grossi problemi, il risultato e il campo.

La Lazio della ripresa è molto generosa, seppure l’incontro sia compromesso: prima Klose poi Ciani impegnano Buffon. Poco dopo, dalla respinta breve di Marchetti su punizione di Pirlo, Marchisio potrebbe punire il portiere ma sbaglia clamorosamente. Superato questo grande pericolo, gli uomini di Pektovic si “buttano” nuovamente all’attacco, per trovare il gol che riaprirebbe i giochi: Ederson prova a inventare per i suoi ma non trova i guizzi del montenegrino. La Lazio, comunque, continua a spingere fino alla fine, senza fortuna, e la Juve replica senza timore. All’Olimpico di Roma non succede più nulla. La squadra di Conte vince e allunga ulteriormente sul Napoli, portandosi a 74 punti.

La Juve ha risposto nel migliore dei modi alla sconfitta col Bayern, vincendo su un campo ostico, dove era uscita per ben due volte con le ossa “rotte”: sempre con la Lazio ma in coppa Italia e con la Roma. La vecchia Signora continua, così, a imporre la propria superiorità nella massima serie.

Dal canto loro, i biancocelesti perseguono nel trend negativo che li vede uscire sconfitti la partita seguente l’Europa League, che, a questo punto, non è molto sicura.

Il migliore in campo è Vidal ma anche Vucinic brilla particolarmente e tutto il centrocampo juventino fa un buon lavoro; tra le altre fila, male Hernanes, Cana e Mauri.

Articolo di Alessandro Liturri.

arturo vidal

Foto Валерий Дудуш, licenza creative commons


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