Juve – Milan 1 a 0, scudetto più vicino.

Creato il 21 aprile 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Juventus 1 – 0 Milan (57′ Vidal (rigore))

La Juve si aggiudica il piatto forte di questo turno, battendo il Milan grazie ad un rigore trasformato da Vidal. Il primo tempo non regala molte emozioni se non all’inizio: la prima occasione è rossonera, al 5′, con El Shaarawy; per i bianconeri risponde Pirlo, la cui punizione, deviata da Ambrosini, quasi sorprende Abbiati, costretto ad un grande colpo di reni per evitare l’1 a 0. Dopodiché la sfida stenta a decollare ed è prevalentemente tattica, con le due formazioni che non si scoprono troppo e si difendono con ordine, cercando di concedere poco agli avversari. Il pubblico spera che la partita si sblocchi e solo un errore o un’azione individuale è in grado di farlo. Nella seconda frazione di gara, gli uomini di Conte partono con il piglio giusto: prima Chiellini di testa conclude alto sopra la traversa, poi Marchisio da fuori area impegna Amelia, entrato al posto dell’infortunato Abbiati. Il Diavolo risponde subito con Mexes: il francese anticipa Vucinic e s’invola verso la porta di Buffon ma la sua conclusione è debole e centrale. Al 56′, arriva l’episodio che sblocca la partita: Pirlo lancia in profondità Asamoah; l’ex Udinese, bruciato in velocità Abate, porta avanti la palla e viene steso dall’uscita maldestra di Amelia. Dal dischetto Vidal trasforma, con un tiro molto angolato, sotto l’incrocio. Il Milan dovrebbe rispondere ma non ci riesce e la Juve continua a fare la partita: al 69′, su calcio d’angolo, Bonucci calcia al volo ma trova Amelia ben appostato. La Vecchia Signora chiude tutti gli spazi, limitando gli avversari, obbligati a tentare la fortuna da lontano. Al 75′, infatti, Muntari conclude da fuori area ma Buffon fa sua la sfera. Nel frattempo, Conte opera i cambi facendo rifiatare la squadra e anche Allegri prova a modificare le carte in tavola. Come all’andata, la gara termina con una sola marcatura realizzata dagli undici metri, ma, questa volta, è la Juve ad uscire a testa alta, facendo un altro decisivo passo verso il suo secondo scudetto consecutivo. Il Milan, invece, non si è reso molto pericoloso ma, a partire dal prossimo incontro, potrà contare su Balotelli, un fondamentale tassello per proseguire la rincorsa al secondo posto, ora un po’ più lontano, e allontanare la Fiorentina, quarta, ma a un solo punto di distanza.

Napoli 3 – 2 Cagliari (48′ Hamsik, 64′ Cavani, 93′ Insigne – 18′ Ibarbo, 71′ Sau)

Anche il Napoli, come il Palermo, mette a segno il gol decisivo in pieno recupero ma vince, a differenza dei siciliani, contro un buon Cagliari. A placare gli animi del San Paolo, ci pensa Ibarbo al 18′: su corner, Cavani rinvia malamente e il pallone giunge al colombiano che raccoglie e spara una botta tremenda che gonfia la rete. I partenopei ora caricano a testa bassa col Matador per acciuffare il pari mentre gli uomini di Pulga rispondono in contropiede, graffiando, al 35′, dalla distanza con Nenè. Nella ripresa, gli uomini di Mazzarri riprendono da dove avevano lasciato e fimano l’1 a 1 con Hamsik: su punizione, Pandev tocca per lo slovacco che deve leggermente affrettare il tiro. La conclusione, in seguito deviata da Astori, beffa Agazzi. Seguono minuti concitati: la terna arbitrale, infatti, assegnata la marcatura, l’annulla per la posizione irregolare di Cavani che, però, non ostacola il portiere dei sardi. Viene, quindi, convalidata nuovamente. Il forcing azzurro continua e porta al vantaggio siglato dal Matador: Agazzi compie il miracolo sulla staffilata ben angolata di Cannavaro ma la sfera arriva prima a Maggio, leggermente in fuorigioco, poi al bomber di Mazzarri che porta avanti i suoi. La risposta degli ospiti arriva subito: al 71′, Sau realizza uno splendido tiro a giro sul quale Rosati non può arrivare. Come nel primo tempo, gli azzurri tornano a spingere e i rossoblu replicano ripartendo. L’ultima emozione la regala Insigne, che, entrato nel finale, con una cannonata che si spegne all’incrocio, fa esplodere lo stadio e regala tre pesanti punti a Napoli. La Champions per i partenopei è ormai quasi sicura; i sardi possono gestire tranquillamente la loro situazione che li vede già salvi.

Roma 1 – 1 Pescara (51′ Destro – 14′ Caprari)

Il Pescara, o meglio Pelizzoli, ferma la corsa della Roma verso l’Europa. L’inizio non è dei migliori per i giallorossi che, dopo un primo spavento, vanno sotto al 14′ per il gol di Caprari, giovane cresciuto nelle giovanili della Roma. I giallorossi premono sull’acceleratore ma devono fare i conti prima col portiere degli abruzzesi poi con le decisioni dell’arbitro, che nega loro due rigori. La squadra di Andreazzoli non riesce a superare Pelizzoli, ex Roma, e, com’è più volte successo nel corso di questo turno di campionato, viene segnato un gol a inizio secondo tempo. Il neo entrato Destro, infatti, sugli sviluppi di un calcio d’angolo pareggia i conti su tocco di De Rossi. In seguito, i veri protagonisti diventano i portieri, che sventano ogni minaccia, conservando il punteggio fino alla fine. Un super-Pelizzoli rende tortuosa alla Roma la strada per l’Europa che conta mentre il Pescara fanalino di coda conquista un punto grazie ad una buona partenza e ai miracoli del suo portiere.

Siena 0 – 1 Chievo (45′ Pellissier)

Il Chievo espugna il Franchi di Siena e tiene viva la lotta per non retrocedere. Il più attivo tra i bianconeri è Rosina, che prova a creare grattacapi e a inventare per i suoi compagni, rispondendo, così allo stesso tempo, ai giocatori di Corini. Alla fine sono proprio loro a passare con Pellissier, che, al 45′, a tu per tu con Pegolo, non può fallire per l’1 a 0 veneto. Si va al riposo con questo risultato che non cambia nel corso dei secondi 45′ di gioco: è il Siena a premere, sin dall’inizio, prima con Vergassola, poi con Paci, cui viene annullato un gol, ed Emeghara. Il Chievo risponde in contropiede, trovando Pegolo sempre pronto e reattivo. Dall’altra parte, i bianconeri continuano a divorare occasioni, l’ultima con Paolucci al 78′. Con questa vittoria, i veneti guadagnano anzitempo la salvezza, mentre i toscani si complicano la vita e possono recriminare per la rete annullata per un fallo visto solo dall’assistente di linea.

Classifica:

Juventus 77

Napoli 66

Milan 59

Fiorentina 58

Inter 53

Roma 52

Lazio 51

Udinese 51

Catania 48

Cagliari 42

Bologna 39

Parma 39

Chievo 39

Atalanta 38

Sampdoria 38

Torino 36

Siena 30

Palermo 29

Genoa 29

Pescara 22

Articolo di Alessandro Liturri.

Foto Валерий Дудуш, licenza creative commons


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