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Giovinco, Vucinic, Matri, Quagliarella, Bendtner. 5 attaccanti, poche certezze. La Juventus di Conte ha una caratteristica alquanto curiosa : difesa solida, centrocampo stellare, attacco sterile. Marotta, nel maggio del 2012, aveva dichiarato ai microfoni che sarebbe arrivato un top player tra Suarez, Higuain e Van Persie, ma non ha mantenuto la promessa, vuoi per gli alti stipendi richiesti, vuoi perchè le squadre italiane non si possono permettere spese folli. Eppure l'attaccante-goleador, in grado di segnare 15-20 reti a stagione serve come il pane al club torinese.Infatti, questo tassello da completare sarebbe servito per rendere la squadra forte al 100 %. Berbatov fortunatamente non è arrivato: non poteva essere lui il fuoriclasse da cercare, ma così come non lo è Bendtner, apparso un giocatore goffo nelle prime uscite con la maglia bianconera. Matri è irriconoscibile, sbaglia tutti i palloni possibili. I maligni vedono in lui una reincarnazione del fantasma di Amauri, spesso a digiuno di goal. E' stata data una seconda possibilità a Giovinco, dopo la parentesi bianconera nel 2008-10, terminata con 46 presenze e 4 reti. Un magro bottino, insomma, ma consolidato notevolmente nelle 2 stagioni successive col Parma (70 presenze, 23 reti), a tal punto che la dirigenza juventina ha pensato all'esplosione del talento della “formica atomica”. Invece, Giovinco, pur essendo titolare (semi)inamovibile nell'11 di Conte, continua a deludere le aspettative dei tifosi.Eppure, la sua determinatezza l'ha già mostrata a parole, quando aveva accusato la Juve di non credere in lui: ora non si può lamentare, dato che lo spazio ce l'ha !
La disconinuità di Vucinic è un fatto ormai noto da tempo : il montenegrino non sta attraversando un periodo fortunato, tra infortuni, influenze e opache prestazioni. Le sue giocate, i suoi colpi di classe, mancano da questa primavera, eccezion fatta per i 45' a Genova e l'exploit in Supercoppa. Stesso discorso per Quagliarella, apparso rinato dopo le sfide contro Chelsea e Chievo, per poi ritornare evanescente contro la Fiorentina. D'accordo, la Juventus può ringraziare un centrocampo proficuo composto da Asamoah, Pirlo,Vidal,Marchisio,Lichtsteiner,ma questo contributo deve essere consolidato con le reti delle punte. Per questo, a gennaio Marotta dovrà cercare di fare il possibile e l'impossibile per portarsi a casa un buon attaccante, capace magari di fare solo 3 tiri a partita, ma di buttarla dentro in quelle poche occasioni. Llorente è il nome più accreditato, ma anche Drogba non sarebbe male, nonostante il problema ingaggio. Un vero bomber manca alla Juve dal lontano 2010, dall'addio di Trezeguet, dopo 171 reti in 10 stagioni. Sono passati ormai oltre 2 anni ed è tempo di trovare finalmente un degno sostituto, perché non si può continuare a vivere di ricordi.
Alessio Tellan
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