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Juventus a forza due   anche il Bologna si piega

Creato il 16 marzo 2013 da Mbrignolo

Bologna-VucinicTECNICA (Stadio Dell’Ara, Bologna). Il giorno dopo il sorteggio della Champions League che le ha riservato uno scomodo avversario come il Bayern Monaco nei quarti di finale, la Juventus si presenta a Bologna per continuare la sua marcia con il pilota automatico innestato verso il secondo scudetto dell’era Conte dopo l’allungo, forse decisivo, grazie alla rete di Giaccherini nel recupero contro il Catania e in attesa delle inevitabili distrazione infrasettimanali di Coppa. I rossoblu arrivano dall’impresa corsara di San Siro e Stefano Pioli è uomo di panchina che studia le avversarie e cerca di imbrigliare i bianconeri pressando alto in modo da impedire la fase iniziale della costruzione del gioco con il classico metodo made in Conte del giro dietro. Da parte sua l’allenatore dei campioni d’Italia presenta la formazione titolare dando solo spazio ad una coppia di esterni di centrocampo con Padoin e Peluso. Pronti, via e dopo tre minuti il Bologna dimostra di essere molto pericoloso quando riesce ad attaccare gli spazi, Gilardino si avvia da solo verso Buffon che al limite dell’area compie alla perfezione un intervento alla Paolo Montero, il rimpallo arriva tra i piedi di Diamanti che colpisce a botta sicura ma trova in tutti i sensi il fondoschiena di Chiellini. E’ solo calcio d’angolo e anche da questi particolari si leggono i destini di un campionato. La gara è intensa, agonisticamente molto vivace ma mancano le reali occasioni da rete. La Juventus deve spesso affidarsi a lanci lunghi e la consueta coppia Vucinic-Giovinco non fa nulla per convincere coloro che la giudicano quanto meno strana a questi livelli, il Bologna cerca di affidarsi ai contropiede. Curci prova qualche brivido su un paio di tiri da fuori di Vidal che manca la usuale coordinazione e su una discesa in area di Padoin che per una volta fa il Messi di casa nostra e mette in mezzo una palla per Vucinic solo da appoggiare dentro; il montenegrino non ha ancora indossato gli scarpini e manca l’appuntamento.

La musica è diversa nel secondo tempo anche se la partita si fa più cattiva con interventi al limite del rosso, palla o gamba, dove si mette in luce soprattutto Perez che abbatte Chiellini a centrocampo, rimedia un giallo e trenta secondi dopo ci riprova con Giovinco. Ma anche i bianconeri non tirano certo indietro la gamba. La prima illusione del goal arriva su un centro del Bologna che Gilardino infila in rete ma partendo da una evidente posizione di fuorigioco. Giovinco entra nella cronaca della partita con due conclusioni poi Vucinic si decide ad indossare gli scarpini da calcio. Al 60′ è Marchisio ad imbeccarlo al limite dell’area, l’attaccante bianconero si gira e di punta gela Curci e il Dell’Ara. Dodici minuti la scena si ripete con gli stessi protagonisti ma a ruoli invertiti, Vucinic trova il centrocampista della Nazionale sul filo del fuorigioco e d’esterno destro Marchisio insacca la rete del 2-0. Buffon deve lavorare un po’ sulla reazione del Bologna mentre Conte rimpiazza prima Giovinco con Pogba e poi Vucinic con Matri. L’allenatore bianconero si sbraccia come se la sua squadra fosse in svantaggio, non sono ammessi cali di concentrazione. Su punizione Diamanti riesce solo a scaldare le mani di Buffon. Non accade molto di più prima del triplice fischio di Bergonzi se non un gesto decisamente polemico di Antonio Conte che, alla Carletto Mazzone, nell’ultimo minuto esulta in modo vistosamente amplificato prima verso la zona dei tifosi bianconeri e poi verso la tribuna che nel corso della partita, dopo lo striscione indecente del prepartita contro le vittime dell’Heysel, lo aveva beccato.

Il Bologna è riuscito a bloccare la macchina bianconera per un tempo poi ha dovuto arrendersi quando le forze sono iniziate a scemare, la Juventus compie un altro passo importante verso lo scudetto: in attesa di Napoli-Atalanta di domani sono 12 le lunghezze di distanza dei partenopei dalla vetta..


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