Antonio Conte ha parlato dopo la vittoria sul Sassuolo per 1-3 che praticamente chiude il campionato, facendo rimanere ad 8 i punti di distacco dalla Roma a tre giornate dalla fine. Ecco le parole del tecnico bianconero che non tralascia di pungere la Roma e Garcia.
Festa Scudetto?
”No perché ancora c’è possibilità per chi insegue e noi dovremo essere bravi a chiudere il discorso in maniera definitiva. Abbiamo fatto un grandissimo passo avanti, ma chi insegue ha il diritto di sperare ancora. È un passo importantissimo per la conquista dello Scudetto, che sarebbe un traguardo storico. Sento dire che la Roma sta facendo qualcosa di stratosferico, ma a questo punto non trovo aggettivi per quello che stiamo facendo noi che siamo a +8. Ora dobbiamo pensare all’Europa League, contro il Benfica sarà durissima“.
Poi una puntura:
“Se dovessimo vincere l’Europa League diranno che sarà una coppetta, se dovessimo perderla diranno che non siamo ancora pronti in Europa. Siamo condannati a vincere e a sentir fare i complimenti agli avversari. Chi dovrebbe preoccuparsi è chi sta dietro. Ho sentito parlare di cultura, io credo che con le dichirazioni della Roma e di Garcia abbiano fatto fare un passo indietro, verso la cultura del sospetto“.
E ancora:
“Sono felice di questi tre anni alla guida della Juventus, è stato un percorso incredibile. Ripenso al primo anno quando abbiamo vinto contro ogni pronostico, è un periodo esaltante e voglio che lo viviamo con il massimo delle nostre forze. Mi auguro che giovedì ci sia uno stadio bollente come all’andata il pubblico è stato il dodicesimo uomo per il Benfica. Possiamo farcela”.
Su Zaza:
“È un giocatore forte che è cresciuto tanto, dispiace perché lo avevamo molto studiato, faccio i complimenti a lui e al Sassuolo che è una squadra che gioca a calcio e che ha tutto per salvarsi. Non era semplice fare bene quest’anno, abbiamo una base di calciatori ma soprattutto di uomini e questo è molto importante”.
Il mio futuro?
”Cerchiamo di concludere nella giusta maniera, il presidente ci ha chiesto di centrare questo traguardo storico e noi ci proveremo”.
L’accostamento con Mourinho?
Io ho sempre avuto certi atteggiamenti sin da quando ho iniziato ad allenare, sono un tipo passionale e lo ero anche da calciatore, vivo la mia professione con grande entusiasmo e determinazione. I calciatori apprezzano che io scenda in campo con loro“.