La Juventus ha vinto nuovamente lo scudetto e noi di TB vogliamo regalare ai suoi tifosi una proiezione sulla chiusura del bilancio della stagione 2012-13, anche per porre le basi per provare a delineare l’eventuale spazio di manovra per l’ormai invocato top player.
I ricavi raggiungeranno i 280 milioni di Euro (nel bilancio saranno circa 10 in più, ma noi separiamo i dati del player's market), in crescita del 46% rispetto all'anno precedente (+89,5 milioni) ma, cosa decisamente più importante, il risultato operativo torna positivo ed anche il pre-tax si avvicina al pareggio.
Effetto Champions sui ricavi, ma anche lo Juventus Stadium fa la sua parte
La voce che ha maggiormente contribuito all'incremento, è la partecipazione alla Champions League
Al netto del beneficio portato sui ricavi da botteghino, la Juventus riceverà in totale 57,5 milioni dalla UEFA, cifra che rappresenta la fetta più sostanziosa dell’incremento dei ricavi rispetto alla stagione precedente.
Sapendo, infatti, che la Juventus si è qualificata ai turni ad eliminazione diretta con 3 vittorie e 3 pareggi i premi accumulati dai bianconeri per questa sotto-categoria di ricavi sono pari a 20,5 milioni di Euro. La seconda parte dei premi UEFA, anch'essa sostanziosa, riguarda la distribuzione del cosiddetto "Market Pool" e che secondo le nostre valutazioni, porterà voce ben 37 milioni di Euro.
Vogliamo richiamare la vostra attenzione su questo dato, perché ad oggi rimane uno dei più difficili da stimare con precisione. In realtà la variabile fondamentale starà nella distribuzione del Market Pool, che sarà nota solo nel corso dell'estate. Proprio per questo, rispetto ad una precedente valutazione fatta da Ottavio Virtuani sul sito, abbiamo ritenuto prudente diminuire il valore ai 57,5 che abbiamo riportato.
I ricavi da ripartizione dei diritti tv domestici permetteranno di incrementare il fatturato, stante la maggiore raccolta da parte della Lega dalle emittenti televisive: verrà raggiunta quota 99 milioni, in crescita di 8,5 milioni rispetto all’anno precedente.
Il nuovissimo Juventus Stadium rappresenta la seconda fonte di crescita dei ricavi: in seguito all’incremento dei prezzi dei biglietti del 30% circa, infatti, i ricavi da gare sono cresciuti di 12 milioni, attestandosi a quota 43,8 milioni di euro (+7,8 sull'anno precedente) .
Accanto ad essi vanno considerati gli altri ricavi, nei quali vengono compresi i vari aspetti accessori allo stadio, quali ad esempio il progetto “Accendi una Stella” o il Museo. L’incremento di questi ultimi è di circa 2 milioni, anche grazie al nuovo accordo tra Jeep e Juventus, il quale prevede la fornitura delle vetture aziendali, garantendo maggiori ricavi al club torinese per 1,3 milioni di euro.
L’accordo tra il marchio automobilistico e il club zebrato permetterà, inoltre, di incrementare i ricavi da sponsorizzazione, nella misura di quanto previsto dall’accordo pubblicato su Borsa Italiana, il quale prevede un corrispettivo di 10,5 milioni di euro nella stagione 2012/13 in qualità di sponsor unico delle maglie della Juventus, a fronte di minori ricavi di circa 7 milioni, riconducibili ai precedenti accordi di sponsorizzazione per la prima e la seconda maglia.
Un’ultima nota riguarda la capitalizzazione dei costi del vivaio: come ricorderete tale voce era presente nei bilanci di Inter e Milan, analizzati nel corso del 2013. Tale differenza è riconducibile ai differenti principi contabili adottati: essendo, infatti, quotata, la Juventus non può capitalizzare i propri costi del vivaio, in ottemperanza allo IAS 38 (asset immateriali), secondo il quale non è possibile iscrivere assets i cui benefici economici futuri siano di difficile quantificazione.
Crescono anche i costi di gestione
Le spese generali crescono per oltre 3,2 milioni, anche per effetto del maggior numero di gare disputate allo Juventus Stadium.
Ma l'impatto principale sui costi operativi è riconducibile all’incremento dei salari dei propri giocatori
Rispetto alla stagione precedente, infatti, i costi per il personale tesserato sono cresciuti di oltre 5 milioni, in virtù dei nuovi acquisti, parzialmente compensati dai minori incentivi all’esodo (che pesavano per oltre 7,7 milioni nel bilancio 2011/12). Contestualmente bisogna, tuttavia, considerare i maggiori premi, in virtù del cammino in Champions League: l’incremento da noi ipotizzato è di circa 3 milioni di euro.
Risultano essere in crescita anche i costi per il personale non tesserato, come si evince dalla relazione sulla semestrale.
Il Players's Trading è in costante deficit
Nel corso del triennio il Player's Trading è sempre stato in forte deficit. Nell'ultimo esercizio, in particolare, la Società ha avuto un impatto di circa 58,9 milioni di Euro, in massima parte derivanti dagli ammortamenti così come gli oneri da gestione dei diritti pluriennali, principalmente a causa degli oneri sostenuti per il riscatto di Giovinco, che pesano per circa 9 milioni.
Gli ammortamenti crescono di circa 3 milioni di euro, ancora una volta a causa del rinnovo del parco giocatori (pesano gli arrivi di Isla, Asamoah e Giovinco).
L’incremento sarebbe stato più marcato se la dirigenza della Juventus non avesse rinnovato i contratti ad alcuni suoi giocatori di punta: sarebbero emersi maggiori ammortamenti per oltre 3 milioni di euro. Va detto che, per semplicità, il rinnovo del contratto è stato supposto al 1 gennaio 2013, ma in realtà la notizia dei rinnovi è giunta ai media nella prima settimana di aprile. Di seguito la tabella riepilogativa delle operazioni appena citate:
Nella relazione sulla semestrale la Juventus parla di un effetto positivo di 1,4 milioni riconducibile al rinnovo del contratto di Buffon. Dal canto nostro tale effetto risulta essere positivo per 953k€.
La voce degli ammortamenti del parco giocatori, contiene anche le svalutazioni risulteranno in diminuzione rispetto ai 5,39 milioni della stagione precedente, quando si era proceduto a svalutare i diritti pluriennali di Krasic ed Elia, al fine di allinearli ai rispettivi valori di cessione realizzatisi nella stagione 2012/13, e di Iaquinta, non ritenuto più parte integrante del progetto bianconero. Nella stagione corrente ipotizziamo la svalutazione dei diritti pluriennali di Martinez, al 30 giugno 2013, dopo aver ammortizzato pro-quota il cartellino dello stesso. La svalutazione sarà, pertanto, di 2,9 milioni di euro. L’effetto positivo rispetto al bilancio precedente sarà quindi di 2,4 milioni.
Il risultato operativo evidenzierà, pertanto, un utile di 11,9 milioni di Euro, in netto miglioramento rispetto alla stagione precedente, quando la perdita operativa era di 44,8 milioni.
Costi non operativi
Gli altri ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni si suppongono in crescita di 3,5 milioni, come da semestrale. Gli altri ricavi e oneri non ricorrenti saranno positivi per 2 milioni, grazie all’effetto positivo derivante dalla rescissione anticipata del contratto con Lucio. Tale voce di bilancio risulterà, tuttavia, in peggioramento di circa 8,3 milioni rispetto alla stagione precedente.
La gestione finanziaria, peggiorerà rispetto alla stagione precedente, coerentemente con quanto espresso in semestrale.
Il risultato ante-imposte, secondo le proiezioni così costruite, risulterà essere in rosso per 2,8 milioni di Euro, segnando una forte discontinuità rispetto agli anni precedenti.
Il test del Fair Play Finanziario è superato
Con il risultato del bilancio 2012/2013 la Juventus dovrebbe superare le verifiche del Fair Play Finanziario.
Rispetto al bilancio, alcuni dei costi, in particolare gli ammortamenti e gli interessi passivi sullo stadio, non rilevano ai fini del calcolo del break even UEFA, quindi la perdita aggregata del primo periodo di monitoraggio (le stagioni 2011/2012 e 2012/2013) dovrebbe rimanere entro il limite dei 45 milioni di Euro.
Positivo anche il controllo sugli altri indicatori, come da tabella allegata:
Alcune conclusioni
Il bilancio della Juventus mette in risalto alcuni aspetti chiave della gestione dei club di calcio
- La gestione sette giorni su sette dello stadio permette di ottenere ricavi addizionali altrimenti difficilmente ipotizzabili;
- La partecipazione alla Champions League è imprescindibile se si mira a perseguire una crescita costante negli anni;
- Un progetto solido e di ampio respiro permette lo sviluppo del club e porta a un costante miglioramento dei risultati sportivi e, di riflesso, economico-finanziari;
- A condizione di proseguire questo cammino, non appaiono problemi insormontabili nel perseguire l’obiettivo del Fair Play Finanziario;
- Viene mantenuta una certa appetibilità a livello internazionale, nonostante il movimento italiano sia in una fase di declino e la serie A risulti poco interessante.