E anche questa è andata. Ormai puntiamo a evitare l’onta dell’umiliazione. La condizione psicologica è prossima al crollo, per cui tutto è possibile. Per questa sera è andata bene. Ce la siamo evitata. Contro i cattivi presagi di chi da una settimana descriveva l’Inter come vittima sacrificale, in odore di goleada. Lontani anche da un posto per l’Europa League, si è tutti con la testa alla prossima stagione, quelli che resteranno e quelli, auspicabilmente molti, che partiranno. Aria di smobilitazione, con tutti i rischi che lo smantellamento potrebbe comportare. Ma peggio di così, onestamente, è molto difficile.
Evito di ripetermi. Anche se, va detto, non è stata la peggiore partita stagionale. Anzi, il primo tempo è stato decisamente buono. Tanto che, se fosse terminato con l’Inter in vantaggio, nessuno avrebbe potuto gridare allo scandalo. Soltanto un Buffon molto attento almeno in quattro occasioni aveva evitato ai padroni di casa di andare sotto. Ranieri aveva puntato sulla freschezza di Obi e Poli. Certo, non due fuoriclasse, ma utili per contrastare la corsa dei bianconeri. La scelta della marcatura “a uomo” su Pirlo si era rivelata azzeccata, la fonte del gioco bianconero aveva molto sofferto il pressing di Poli. Peccato però che le partite durino novanta (e passa) minuti e che l’Inter attuale mostri spaventosi limiti di tenuta atletica, che meriterebbero una seria riflessione. Difatti, nel secondo tempo è stata tutta un’altra musica. Una sofferenza. Anche se l’equilibrio è stato spezzato dalla solita amnesia difensiva su palla inattiva, come troppe volte in questa stagione. Calcio d’angolo e zuccata solitaria di Caceres, uno che praticamente segna solo contro l’Inter. Gli ingressi di Del Piero e Bonucci, con il conseguente cambio di modulo, hanno fatto pendere la bilancia dal lato bianconero. Mentre l’Inter, una volta sostituiti Obi e Poli, si è completamente smarrita. In balia della Juventus, i nerazzurri hanno subito il raddoppio al termine di un’azione lineare e semplice nello svolgimento, che non sono riusciti a interrompere. Disarmante. A quel punto, il rischio imbarcata era nell’aria. Un salvataggio di Maicon e un paio di interventi decisivi di Julio Cesar hanno evitato l’ecatombe. Possiamo tirare un sospiro di sollievo. E questo dice tutto.
Ps: una sola annotazione per l’atteggiamento indisponente di Chiellini, non nuovo, specie quando incontra l’Inter. La prova televisiva dovrebbe secondo me sanzionare anche le simulazioni, le esagerazioni e le provocazioni dei calciatori. In questo, il difensore bianconero ha abbondantemente superato il limite della decenza.