Nella partita Juve/Inter, Pomponazzi ha trovato conferma a quei caratteri del suo filosofare tutti pieni di incantesimi e miracolosi effetti.
Non che Pomponazzi neghi la realtà di tali fatti eccezionali ( già l'uno a zero per la Juve lo è), ma tende a ridurre tali supposti fatti miracolosi a fatti naturali spiegandoli mediante cause che rientrano nell'ordine necessario del mondo.
Infatti ciò che si dicono "miracoli" sono in realtà fatti inconsueti e rarissimi che non accadono secondo il corso comune della natura, ma ad intervalli anche lunghi. E il tramite attraverso il quale questi apparenti miracoli rientrano nell'ordine naturale è il determinismo astrologico.
Il primo miracolo è la nuova faccia della Juve, così determinata, compatta, umile in cerca di riscatti e di vendette. ( Del Neri ha ritrovato la squadra al completo e questo è anche merito suo e non merito di occulte magie).
L'altro grande miracolo è Matri (costato 18 milioni a rate, " ma li valgo tutti" come dice lui)
E non è un miracolo (per la Juve) le tre occasioni perse da Eto'o nella ripresa ( la prima ben parata da Buffon, la seconda a porta vuota, sulla traversa, la terza ingarbugliandosi da solo)
Ma il miracolo più grande per la Juve è aver scucito (probabilmente) lo scudetto dalle maglie dell'Inter.
Magazine Calcio
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