Magazine Diario personale
Prot arriva nello studio del Dottor Powell dopo essere stato fermato dalla polizia. E' una persona che al colpo d'occhio potrebbe sembrare normalissima, se non fosse che è completamente immune a dosi da cavallo di tranquillanti, che il suo spettro visivo comprende anche gli infrarossi, che ha nozioni di astronomia forse superiori ai migliori astrofisici americani... e soprattutto, per il fatto che afferma di provenire dal pianeta K-Pax, sito nella costellazione della Lira.Il dottor Powell è ovviamente scettico al riguardo, e comincia a studiare il suo nuovo paziente con grande attenzione. E' convinto che sia solo una questione di tempo, e che prima o poi riuscirà a stabilire un contatto con la vera personalità che Prot nasconde, ma non è così semplice, anche perché Prot afferma che tornerà sul suo pianeta il 27 settembre, per cui il tempo a sua disposizione è estremamente limitato.
Bellissimo. Devvero Bellissimo. Strepitoso. Fino all'ultimo si rimane con il dubbio che davvero Prot sia alieno. I dettagli che Spacey mostra con il suo stile superbo, la razionalità costretta al dubbio di Jeff Bridges, e la schiera di "matti" che sono ospitati nella clinica non fanno altro che alimentare questa o quella opinione. Se in certi momenti appare chiaro che Prot è umano, in altri invece ci si convince che lui sia qualcosa di differente. E poi - per noi scafati della fantascienza - si può sempre pensare che l'alieno abbia usato un corpo umano come tramite per poter visitare il nostro pianeta, chissà!E così il film scorre nell'inquietudine, non disdegnando momenti ilari, e momenti di tensione. Lo spettatore, così come anche chi recita, si barcamena costantemente su un filo da equilibrista che, da un momento all'altro, potrebbe farlo cadere nel vuoto. Un film indimenticabile!
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