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K12 “Abisso dei Dannati” – Complesso Foran del Muss – Udine

Creato il 02 ottobre 2012 da Andrea Scatolini @SCINTILENA

By Federico Narduzzi on ottobre 2nd, 2012

Riporto il riassunto dell’ultima uscita estiva del Gruppo Grotte Treviso

Carissimi,
nello scorso fine settimana, abbiamo ufficialmente chiuso la stagione estiva in Canin.
Venerdì sera siamo saliti da Sella Nevea, Claudio (Dado), Alberto Righetto e il sottoscritto.
Colpo di fortuna, vuole che mentre ci stiamo cambiando e preparando gli zaini, nel deserto piazzale della funivia del Canin, ci affianca un fuoristrada. Si abbassa un finestrino e una voce ci chiede se ci darebbe fastidio un passaggio verso il Gilberti. Ovviamente sì, ci darebbe molto fastidio, ma agli zaini sicuramente no!
Sono gli amici di Grotta Continua, Giusto ci carica gli zaini, che depositerà a metà dell’ultimo muro appena sotto la stazione alta della funivia.
Beviamo una birra al Gilberti, assieme ai ragazzi che domani andranno al Firn. Anzi a dire il vero, momenti ci aggreghiamo, visto i reiterati inviti ad andare ad esplorare assieme a loro, ma presi dal dovere, salutiamo cortesemente e riprendiamo il cammino verso il Procopio che raggiungiamo in una ventosa notte nuvolosa poco prima delle 2 di notte.
Non passa un quarto d’ora e cominciano le prime scariche di pioggia che ci accompagneranno per tutta la notte accompagnate da un’impetuoso vento, che ti fa passare la voglia di uscire a fare pipì.
Al mattino lento risveglio e dopo abbondante colazione, cominciamo a prepararci per entrare in K12.
Ci poniamo l’obbiettivo di recuperare quanto più materiale possiamo nel ramo che abbiamo collegato all’abisso Mornig, e vedere un meandro che si affaccia sul pozzo da 20 sempre sulla via nuova.
Partiamo leggeri con 2 trapani e qualche Multimonti.
Arriviamo abbastanza velocemente sul Fiodena (pozzo da 38). Sotto ci sono 2 sacchi che aspettano di essere portati fuori. Scendono Dado e Alberto, mentre il terzo si infila in una fessura per cercare di recuperare un sacco vuoto che non ne vuole sapere di uscire carico di corde.
Disarmiamo il Fiodena e gli altri pozzi che seguono e sopra il 20, Alberto si dedica alla meditazione orientale, io alla spartizione dei pani e dei pesci e Claudio si infila nel meandro che, guarda caso, continua in risalita con qualche saltino, bello, largo, fossile e alto. In avanti incrocia un paio di camini. Uno fossile ben strutturato e uno attivo con forte stillicidio (che fuori piova non c’è dubbio, sicuramente non come l’ultima volta), il meandro chiude su una frana di grossi massi anche arrotondati, da cui al fondo filtra un rivolo d’acqua che va a perdersi in fessure sotto al camino attivo.
Per la prossima stagione, non prendetevi impegni, che c’è sicuramente altro da esplorare in K12.
Oramai siamo nel tardo pomeriggio, e decidiamo di uscire, accompagnando fuori 3 bei signorini gialli, che di tanto in tanto tirano indietro e giocano a incastrarsi nei posti più simpatici della grotta. Burloni…
Poco prima delle 22, siamo tutti in bivacco, stanchi, un po bagnati, e affamati.
Tortellini in brodo e poi a nanna. Fuori intanto la situazione non cambia. Vento a raffiche e di tanto in tanto degli scrosci di pioggia. Speriamo bene per domani.

Risveglio con vento e pioggia, ma con il passare delle ore, il vento rimane, ma la pioggia sembra essersi placata. Ne approfittiamo per tirare fuori tutta la roba dai sacchi e cominciare a trasferire il materiale dentro agli zaini. Alla fine abbiamo 3 zaini che da adolescenti che erano si sono trasformati in maggiorenni. Minchia…
Sistemiamo le ultime cose in bivacco. Gli zaini sono li fuori che ci guardano. Anche noi li guardiamo. Dentro di noi speriamo che prendano vita e comincino a trottare da soli verso valle, ma la nostra speranza è vana. Nemmeno le forti raffiche di vento li smuovono… Sfaticati, e pensare che avete passato la fase adolescenziale.
Ad un certo punto decidiamo di caricarceli in spalla. Ri-minchia…
Piano piano cominciamo a scendere verso i campi di calcio. Ogni passo nei grigi è un colpo di roulette russa. Finalmente arriviamo sul sentiero. Piano piano arriviamo al Gilberti. In cuor mio ho la speranza di trovare Giusto che ci sta aspettando per caricare gli zaini nel fuoristrada. Ma una volta arrivati al Gilberti nemmeno ci aprono. Sconsolati stiamo rimettendo gli zaini in spalla, quando si apre la porta del rifugio. I ragazzi sono già scesi con il fuoristrada, ma una birra ce la concediamo lo stesso. Alberto da alcolizzato che è, si fa una doppia di succo di frutta. Grande mossa. Da moribondo che sembrava essere, quando riprendiamo la discesa, in un baleno sparisce immergendosi nelle nebbie, mentre gli sciancati arrancano in discesa penando come poche altre volte.
Alle 16.30 siamo tutti a Sella Nevea. Distrutti da quei adolescenti prematuramente divenuti maggiorenni. Tri-minchia…
Grigliatina all’Orso e poi a casa di corsa.
Hanno preso parte all’ultima uscita stagionale:
Claudio Trevisani (Dado)
Alberto Righetto (uno dei futuri esploratori del Canin)
e lo scrivente Michele Campion (Miki)

Una nota a margine. Il meandro visto questo fine settimana alla sommità del pozzo da 20, sembra essere la parte a monte del meandro da cui si proviene salendo dalla Risalita delle Birre. Il pozzo da 20 altro non è che un ringiovanimento che ha troncato questo grande meandro, modificandone la morfologia nelle parti dove le fratture che hanno originato il pozzo da 20 hanno creato un forte disturbo in quella zona. Il fatto che una frana ostruisca il meandro a monte e che ci siano blocchi di roccia arrotondati, potrebbe essere dovuto ad ambienti più grandi nella parte alta e a monte e che questi ambienti abbiano una discreta storia nell’ambito della formazione primordiale della grotta che noi identifichiamo come K12 o Abisso dei Dannati. Questo meandro ha delle buone opportunità a candidarsi anello di congiunzione con il Complesso del Col Sclaf, altro piccolo, ma non troppo, complesso che gravita nella zona periferica al Bivacco Procopio, e che ha l’ingresso alto a poco sopra i 2030 mt di quota.

Nella speranza di essere qualcuno in più la prossima volta che sciendiamo le corde a fine stagione, vi saluto.
Un abbraccio.
A presto.
Miki

Categorized under: Esplorazioni e Scoperte, Friuli Venezia Giulia, Notizie Principali, Veneto.
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