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Dopo aver parlato del petrolio che ha devastato il Delta del Niger in Nigeria e della discarica e-waste di Agbogbloshie in Ghana, Sancara affronta il tema della terza area inquinata in Africa, inserita nella liste delle dieci località più inquinate del nostro pianeta (vedi il sito del Blacksmith Institute). Si tratta della collina di Kabwe-ka Mukuba nello Zambia.Un tempo chiamata Broken Hill, Kabwe è nota fin dal 1902 quando furono trovati i primi giacimenti di piombo e zinco. La miniera, che occupa una superficie di circa 2,5 chilometri quadrati, si trova a circa un chilometro dalla città omonima di Kabwe, che oggi conta 300 mila abitanti.Per oltre 90 anni, dal 1902 al 1994, quando è stata ufficialmente dismessa (perchè considerata anti-economica), la collina di Kabwe ha fornito grandi quantità (si contano quasi 3 milioni di tonnelate di materiale) di piombo e zinco, oltre che di cadmio, manganese, argento e titanio. Inutile dire che nessuno si è mai posto il problema dell'inquinamento che questa estrazione comportava. Le piogge trscinavano i resti degli scavi e della lavorazione grezza direttamente nelle falde idriche e nei fiumi.Dal 1906 fu fatta arrivare anche la ferrovia (se desiderate, vi segnalo questo post di Sancara sui treni in Africa) per favorire il trasporto dei minerali verso la città mineraria di Ndola. Nel 1921, durante l'estrazione, furono anche rinvenuti (un cranio fu trovato da un minatore svizzero) dei resti di ominidi che oggi sono conosciuti come Homo rhodesiensis (allora lo Zambia si chiamava Rhodesia), datati tra i 150 e i 300 mila anni fa. Le miniere furono nazionalizzate nel 1970 e affidate alla compagnia mineraria dello Zambia (chiamata Zambia Consolidated Copper Mines, ZCCM).foto dalla rete
Dopo la chiusura della miniera (3 giugno 1994), uomini, donne e bambini hanno continuato a scavare, a mani nude e senza alcuna protezioni, a vendere a prezzi ridicoli, i minerali e i metalli (un quarto di dollaro per 25 chili di zinco erano i prezzi pagati non molti anni fa) e a morire.Naturalmente le miniere, che sono tutt'altro che esaurite e sono oggetto di grandi attenzioni. Il gruppo minerario Berkeley Mineral Resources (che attraverso la controllata Enviro, le ha comprate nel 2008) ha annunciato l'intenzione di riaprirle entro fine anno.
L'area è fortemente inquinata. A oltre 20 chilometri di distanza l'acqua è ancora piena di metalli. I bambini di Kabwe hanno dei livelli di piombo nel sangue 10-20 volte superiori a quelli massimi consentiti negli Stati Uniti. I casi di intossicazione da piombo (saturnismo) sebbene molto frequenti (causano grave anemia, vomito, insufficienza renale e edema cerebrale) non vengono diagnosticati perchè gli ospedali, della zona, nonostante l'evidenza non dispongono nemmeno dei kit diagnostici.
Sono stati avviati molti progetti per il recupero ambientale e per la salvaguardia della salute degli abitanti, ma i risultati sono irrisori