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Kafka sulla spiaggia

Creato il 13 gennaio 2012 da Guchippai

Kafka sulla spiaggia
Ultimamente il connubio fra il treno e Murakami si è rivelato vincente, sarà che anche questo libro era della giusta combinazione di pagine/peso/misura per accompagnare le lunghe ore del viaggio di andata e ritorno per Milano. ho trovato questo romanzo straordinario e non esito a metterlo fra i migliori che ho letto. mi sono immersa a tal punto in questo mondo magico che ogni volta che interrompevo la lettura, pareva che la realtà fosse quella del libro e non lo scarrozzare del treno o la mia sedia preferita (quando ho finito di leggerlo a casa). la storia procede su due binari separati che comprensibilmente dovranno prima o poi convergere. da un lato c'è Tamura Kafka, quindicenne fuggito da casa con una strana profezia che lo perseguita, dall'altro Nakata, anziano psichicamente labile ma capace di parlare con i gatti, che agisce come un deux ex machina, accompagnato e aiutato da un camionista sempliciotto. il ragazzino si ritrova a gravitare intorno a una biblioteca privata gestita dalla signora Saeki, che lui crede possa essere sua madre, e da Oshima (del quale non aggiungerò altro per non spoilerare troppo). anche Nakata si troverà a convergere verso la biblioteca, seguendo segnali e intuito. fantasmi di viventi e materializzazioni di strane presenze interagiscono con i vari personaggi, spingendoli verso il loro destino. Murakami ha come sempre la capacità di rendere naturale e credibile l'incredibile, ed è proprio qui che sta il fascino di questa storia.


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