Ricardo Kakà torna a vestire rossonero.
Oggi in scena la presentazione.
NOTIZIE (Milanello). Migliori calciatori di tutti i tempi. Ricardo Izecson dos Santos Leite, in arte Kakà, è stato presentato quest’oggi alla stampa e ai tifosi milanisti in quel di Milanello, dopo i turbolenti giorni di calciomercato che hanno riportato il “Bimbo de Oro” in rossonero dopo 4 stagioni nel Real Madrid.
Completo elegante di rappresentanza con tanto di cravatta per il 30enne brasiliano, che già prima del suo arrivo in conferenza stampa aveva dichiarato: “E’ un anno storico per me e per il Brasile”, segno di come il Mondiale sia un obiettivo concreto per Kakà.
“Non se n’è mai andato”, così lo ha presentato Adriano Galliani, rivelando alcuni retroscena: “Durante la tratattiva il presidente Berlusconi mi ha chiamato ben quattro volte, una cosa mai successa. E’ stata un’operazione svolta con un entusiasmo diverso rispetto alle altre. Sono partito per Madrid – prosegue – senza speranze, se tornavo senza di lui non succedeva niente. Il Real è un club amico e alla fine ce l’abbiamo fatta. Voglio ringraziare Ricky, che ha fatto un grande sacrificio economico, che non riveleremo”. Una puntualizzazione Galliani tiene a farla: “Al di là dell’affetto, riteniamo che tecnicamente e tatticamente Ricky sia un grande rinforzo per noi. Giocheremo con il 4-3-2-1″
E poi ecco il protagonista: “Ieri con mia mogli ripercorrevo i miei 10 anni di storia: 10 anni fa arrivavo qui in una situazione diversa, ma le emozioni sono le stesse, speciali. Allora le cose erano un po’ diverse, ora mi si chiede di essere leader e io voglio aiutare questi ragazzi a far bene.”
“Al Real Madrid non è andata professionalmente come speravo, non ho avuto continuità. Non do la colpa a Mourinho, più volte mi ha spronato: io mi sono sempre allenato seriamente, ma lui aveva altri progetti, soprattutto dopo che durante la mia pubalgia si sono fatti largo Ozil e Di Maria. Sono comunque cresciuto tantissimo e sono fiero di aver fatto parte del Real Madrid”. “Ancelotti con me è stato molto bravo, ci siamo parlati molto in questo mese e mezzo: la realtà è che il club aveva altri programmi e gli spazi per me erano sempre meno”.
Sul nuovo Milan: “Io posso giocare sia sulla trequarti che da seconda punta, ma di questo parlerò con Allegri, spetta a lui ogni decisione. Sono abituato a vedere un Milan vincente, ora le cose sono un pochino cambiate ma penso si possa lottare per vincere in Italia e fare bene in Europa. Il Milan resta fra le 6-7 squadre più forti d’Europa. Se Scolari ha inciso sulla mia scelta? No, non ha inciso”.
“Balotelli è un grandissimo giocatore: con El Shaarawy, Robinho e Matri è un reparto molto forte”. “Sono pronto per giocare: giovedì ho svolto un’amichevole col Real e ho segnato due gol”.
Infine, di nuovo sulla trattativa: “Alle 17 è iniziata la trattativa fra mio padre e Galliani: si è conclusa a mezzanotte. Alle 2,30 avevo deciso di tornare, ho chiamato Galliani per 5 volte senza trovarlo. Dormiva” dice sorridendo.
“Ho sentito il presidente Berlusconi, era molto contento”.
La chiusura spetta a Galliani: “4 anni fa non fu Kakà a volersene andare, fu una decisione che reputammo giusta. Tutto qui, al passato non v’è rimedio”.
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