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[KalariSpring] La favelas della cicala e la formica

Creato il 04 ottobre 2011 da Subarralliccu @subarralliccu

[KalariSpring] La favelas della cicala e la formica

Caro Barralliccu,

l’altro ieri pomeriggio me ne andavo cincischiando per le strade del mio vecchio quartiere. Che da quando sono tornato mi pare tutto bello e caratteristico. Un po’ come i crucchi in vacanza. E mi dicevo, ma guarda che stronzi, io e le turisticherie. Che sfacchiniamo fino al sudamerica per vedere la Boca e le favelas di Rio, o ci stupiamo per le banlieue parigine e cerchiamo l’esotico nei carrugi di Istanbul e ci sbattiamo per le metempsicosi del Varanasi e le comunità acculate sotto le ombre degli alberi, ganesi.

Si perché gironzolando ti arrivo in via la Somme, le macerie turrite che si appiccicano alla chiesa come una caccola sui banchi di scuola. E ti vedo un ambaradan di bandierozzi verdi e striscioni malscritti. L’ultima mia tappa, prima del ritorno, è stata Londra. Ed ero lì, a Tottenham, l’8 agosto, quando la capitale europea del mondo che comanda s’è infiammata come un cerino. Insomma la puzza di zolfo la conosco. Che a S. Michele non twittano mica, ma la televisione ce l’hanno. Eccome se ce l’hanno. Comunque direttore il sindaco Zedda dice che li vuole aiutare ‘sti poveri cristi. Lo dice a pagina 6 del suo libello riciclato. Che poi il capo dell’opposizione, Giuseppe Farris del Pdl, dice che ha riciclato pure le idee, qui e lì. Magari lo ha pure fatto. Ma le devo dire che l’apprendimento degli uomini, per quel che ne sa un cameriere, passa per l’emulazione. Poi ci aggiungi il talento, se te l’hanno dato. Ma basta frottole. Ecco il pezzo.

Angelo Bonelli, presidente nazionale dei Verdi, ha visitato ieri pomeriggio il blocco residenziale di via la Somme, quartiere di S. Michele, Cagliari. Il caseggiato è diventato nelle ultime settimane il centro di una protesta che coinvolge diversi quartieri della città e chiama l’amministrazione comunale ad un intervento che migliori condizioni abitative divenute ormai intollerabili, come reclamato dai nuovi comitati di quartiere, sorti in rapida successione.

Chiamerò personalmente il sindaco Zedda - ha promesso Bonelli alla folla riunitasi in via la Somme - e gli chiederò di effettuare un sopralluogo. Noi non siamo qui per chiedervi qualcosa – ha rimarcato il presidente dei Verdi, rivolgendosi agli abitanti del blocco. Non ci sono elezioni imminenti. Siamo venuti qui perché è necessario restituire dignità ai cittadini, una dignità che in Italia è venuta mancando in questi ultimi anni.

Le bandiere del partito si alternano agli striscioni spontanei che negli oltre 20 giorni di protesta continua hanno tapezzato le facciate cadenti dei palazzi.

Da domani le bandiere spariranno. Rimarranno solo i nostri striscioni – promette Silvio Pinna, presidente, insieme ad Antonio Mazzuzzi, del comitato spontaneo di quartiere.

Pinna aggiunge:


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