Kalashnikov e pose da terroristi islamici, è così che sei persone, raggiunte nelle ultime ore da una notifica di misura cautelare, si esercitavano a sparare nelle campagne dell’agro Aversano per poi intimidire alcune persone utilizzando anche delle molotov.
Come annunciato dal Corriere del Mezzogiorno, l’inchiesta della procura di Napoli Nord è partita lo scorso ottobre quando una notte due bottiglie molotov furono lanciate contro l’appartamento di una persona a Casal di Principe. Un raid intimidatorio che fortunatamente andò a segno solo per metà dato che solo una molotov bruciò l’ingresso dell’abitazione della vittima. Per questo episodio nel mese di dicembre venne arrestata una persona ma grazie alle indagini condotte dalle Forze dell’Ordine si è scoperta l’identità di altre persone che utilizzavano per i loro attentati pericolose molotov e diverse armi da guerra.
Questi ultimi sono accusati di reati multipli come fabbricazione, detenzione e porto di armi da guerra, tentato incendio, lancio e scoppio di ordigni esplodenti, ricettazione, spaccio di sostanze stupefacenti, possesso di segni distintivi in uso alle forze dell’ordine contraffatti e violenza privata.