Kaloleni

Immersa nel verde delle colline circostanti e delle innumerovoli palme da cocco, ricchezza di questa terra, Kaloleni è anche la sede di campi di lavoro che Uongozi ogni anno propone. La si raggiunge in matatu , il più comune mezzo di trasporto nel paese, dopo un'ora abbondante di viaggio da Mombasa, lungo una strada insidiosa e accidentata. Dovreste provare, e vi chiedereste: ma come si fa a viaggiare in queste condizioni? Guida senza regole e veicolo stracolmo di persone, anche in piedi. Ma torniamo a Kaloleni e ai nostri campi di lavoro. Se ne sono conclusi un paio che hanno visto impegnati 23 Scout di Roma del gruppo Agesci, il primo, e altre 3 ragazze romane il secondo. Gli Scout, in particolare, hanno costruito una aula per i bambini della nursery school di un villaggio chiamato Walea alla maniera tradizionale africana, con legna e fango. E nel pomeriggio si sono intrattenuti coi bambini accorsi da ogni parte per partecipare ai giochi e alle canzoni che il gruppo proponeva. Una giornata è stata dedicata alla conoscenza della cultura locale (cultural day), un'altra alla pulizia del mercato (environmental day). Hanno lasciato un segno nella comunità della tribù Giriama che li ha accolti con entusiasmo e salutati alla loro partenza con le lacrime agli occhi. E' stato per tutti emozionante, coinvolgente. Hanno anche fondato un gruppo su Facebook denominato "Progetto Kaloleni". Anche le tre ragazze hanno lavorato coi bambini, proponendo giochi di gruppo e insegnando loro un pò di italiano. Tutti i volontari hanno avuto anche la possibilità di partecipare ad un safari nel parco nazionale di Tsavo Est nel fine settimana. Un'esperienza intensa e completa, insomma, nonostante la brevità della stessa. Due o tre settimane sono niente, infatti, per comprendere l'Africa, ammesso che sia possibile comprenderla. Io ci sto da poco più di due anni, e sono niente anch'essi.