Magazine Talenti
Un omino scuro scuro, con un cappello a bombetta e un piccolo ombrello verde. Lo vedevo scendere piano per il sentiero che dai boschi ombrosi di carpini costeggiava un piccolo lago alpino e conduceva fino alla pensione.
Sullo specchio d'acqua batteva una finissima pioggia, fresca. Il vecchio non sembrava disturbarsene.
Dalla finestra di camera mia la figura dell'omino sotto la pioggia sapeva di ridicolo e triste, vi assicuro. Era senz'altro vecchio, piccolo e incurvato su un bastone nodoso, storto quanto lui. L'ombrello gli si parava sopra, ondeggiando alla volontà del vento, come un peso enorme per il braccio tremante che lo teneva. Infine scomparve sotto il pergolato della pensione.
(continua nel retrobottega)