Tae Chio Cemetery - uno dei cimiteri cinesi di Sathorn Road
Ve lo ricordate il Fiorello Nazionale in giro per le piazze delle principali città in Italia con il microfono in mano a caccia di gente comune che si esibisse cantando? Era il 1992 e nel nostro paese ascesa e declino del karaoke si consumò (per fortuna?) nell’arco di soli 3 anni. Ben più duraturo il successo dello showman che ancora oggi immagino sia grato all’allora direttore di Fininvest che credette in lui e in quel programma un po’ stonato.
Completamente diversa la situazione in quasi tutti i paesi dell’Asia, Thailandia compresa, dove il karaoke è tuttora molto (TROPPO) popolare e diffuso sia fra i giovani che fra le generazioni più attempate. A prescindere dai miei gusti personali è innegabile che questo passatempo rappresenti un momento di aggregazione low cost.
Quando posso cerco di defilarmi se qualcuno mi invita ad una serata karaoke. Ci sono a Bangkok locali dove la gente va per questo: piccole salette insonorizzate con uno schermo ultrapiatto dove vengono proiettati da un sistema computerizzato i video delle canzoni con i testi che si illuminano in sincronia con quello che si deve cantare e un tavolo al centro dove poggiare le pietanze della cena. Uno dei più famosi è R&B dove con circa 200 baht a persona si affitta una stanza per tutta la serata - ovviamente cibo a parte!
Karaoke nel cimitero, da brividi!
Di tutt’altro spessore e con un’atmosfera decisamente alternativa la situazione al Tae Chio Cemetery: sparsi fra i viali alberati di questo vecchio cimitero cinese della zona di Sathorn ci sono dei gazebi ipertecnologici. Un televisore di quelli con tubo catodico che i colori oramai sono un ricordo del passato, di quando probabilmente era l’ultimo modello uscito in commercio, trasmette vecchi filmati con canzoni in cinese o più raramente in tailandese. Uomini e donne dal passo traballante si susseguono microfono in mano con fare da professionisti. Chi resta seduto al tavolo si consola con una birra o con un bicchierino di whisky.
Un po’ perplesso mi guardo tutt’attorno. Sì, sono proprio in un cimitero!
Tae Chio CemeteryInvitato da uno dei “cantanti" mi siedo per scambiare 4 chiacchiere. Interessante il fatto che il posto sia frequentato principalmente da gente di origine cinese - di 2^ o 3^ generazione ma ancora in grado di parlare correttamente mandarino o cantonese. Anche il whisky che bevono proviene dalla cina e alcune delle signore, con fare ammiccante, mi invitano a provare a cantare. Ovviamente, per il bene loro e mio mi sono rifiutato ma ho promesso di tornare presto. Come perdere l’occasione di fare 4 risate in compagnia di questi simpatici vecchietti?
Notare nei cimiteri il grande rispetto della morte da parte di gente che non ha rispetto per la vita.
Antonio Castronuovo