Bentornato lettore per la nona puntata dedicata ai 10 elementi del Kata, per gli amanti del Karate-do!
Oggi è il turno del “keitai no hojii”, le posizioni e posture del buon karateka.
Parlare di posture è la premessa per poter poi definire le corrette posizioni da assumere durante l’esecuzione di un kata. Nel karate e soprattutto nella vita quotidiana la postura deve sempre rispettare la fisiologia della colonna vertebrale. Da una corretta postura deriva la salute delle articolazioni e dell’intero apparato muscolo – scheletrico. Le curvature della colonna vertebrale le conferiscono la massima capacità di resistere a pressioni causate da resistenze esterne. Se si alterano le curve fisiologiche, si compromette tale capacità e si rischiano danni e lesioni.
Nel karate-do la postura corretta garantisce stabilità alle posizioni e assicura l’efficacia dei colpi. Gli addominali devono essere bloccati in isometria, concentrando la contrazione, parziale, sul basso ventre, per creare un legame di dipendenza tra busto e bacino (condizione indispensabile per la consistenza delle tecniche e per evitare traumi alla schiena). La contrazione addominale, che sarà sempre isometrica, diventerà poi particolarmente intensa quando si tirano i colpi, per effetto dell’espirazione, ancora di più quando si esegue il “kiai“.
Le anche, quando si muovono, inevitabilmente vengono seguite dalle gambe e dal busto. Nel karate si possono considerare come un propulsore che, sorretto dalle gambe, nelle diverse posizioni, trasmette immediatezza e potenza alle tecniche. Intervenendo tramite rotazione, fanno in modo che il colpo non sia un gesto singolo, ma una parte di quell’insieme di segmenti corporei che, coordinati tra loro, danno il massimo del risultato sia per quanto riguarda la velocità che la potenza.
Le anche riescono ad esprimere una resa eccellente se le gambe, che ne costituiscono la base d’appoggio, hanno le caratteristiche della stabilità e della dinamicità. La stabilità consente di raggiungere il massimo della potenza nell’atto dinamico. La dinamicità si esprime in un atto motorio rappresentato da una spinta. Questo presuppone che nelle posizioni le gambe non siano mai tese, ma flesse, in modo da poter trasmettere forza nel momento in cui si distendono.
Le posizioni devono garantire:
- comodità
- stabilità e dinamicità
- capacità di passaggio immediato da una posizione all’’altra.
Se vengono rispettate queste caratteristiche, le posizioni garantiscono al corpo la possibilità di gestirsi nello spazio nel modo che gli è più congeniale per risolvere situazioni difficoltose a proprio vantaggio, in relazione alle esigenze dell’esecuzione tecnica oppure del confronto.
Cosa ne pensi? Credi nell’importanza delle posizioni?
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