Karbonz del mio cuore

A volte le giornate nascono storte: un urlo al Figlio Grande che sta crescendo e DiStudiareNonSeNeParla, un mugugno al Figlio Piccolo che HoPersoIlSestoDente, la malinconia di un'Astinenza Lanosa che rode le viscere che nemmeno il Criceto Gigante dell'Uruguay.
Poi per consolarti un pochino ti metti sul divano, fai due giri con il Knit Pro preferito (il numero 3), suona il telefono, appoggi il lavoro, fai per alzarti e CRACK il ferro 3 in legno non sopporta il dolce peso della tua manina e cede con un urlo di dolore.
Il panico.
L'occhio dilatato della Madre della Corazzata Potemkin.
La bocca emette urla ultrasoniche facendo scappare il cane del vicino.
Le mani corrono in cerca della digitale (l'erba, non la macchina fotografica) contro gli attacchi di cuore.
Finalmente tutto si scioglie in un diluvio di lacrime.
Bene.
Stufa di ciò e conscia che "è ora che BASTA" ho saccheggiato un venditore di Knit Pro Karbonz, la nuova Gioia Mia, il mio nuovo Trastullo Preferito, il Feticcio delle Knitter Moderna.
L'unico problema è stato fargli capire che volevo solo i ferri numero 3.
Con tutti i cavi disponibili, ma solo i 3.
Si è stupito, il poveretto, chiedeva ripetutamente "ma un 4 non lo vuole nemmeno provare?" "No, solo il 3, ma con cavo da 40, da 60, da 80 e da 120. Non ce l'ha da 240, vero? Del 580 non se ne parla, giusto? Venditore sfornito..."
Non l'aveva, peccato.
Ed ora che li ho? Aaaaaaahhhhh beeeeeehhhhhhhhh non potete capire se non li provate...