Mi sporgo dal finestrino, controvento, e vedo stagliarsi nell'azzurro del cielo i marmi candidi della Torre pendente e del complesso del Duomo. La ferrovia traccia un arco intorno alla città, che si adagia nella pianura coi suoi tetti coperti di tegole.
L'Arno scorre giallo sotto un ponte. Il treno fa il suo ingresso nella stazione. A bordo di un taxi sgangherato percorro la strada principale, un rettilineo.
Tra le gialle facciate di pietra scorre l'Arno, descrivendo un'ampia curva; dall'altra parte del ponte ci sono case aggettanti con portici ad arco piuttosto profondi, passiamo accanto ad un vigile con l'elmetto coloniale nero e qui svoltiamo: si apre una piazza circondata da palazzi antichi dai colori vivaci, Piazza dei Cavalieri.
Un largo scalone di pietra a doppia rampa, davanti al quale sorge un monumento, conduce al primo piano, dove è situato l'ingresso della Scuola. [...]
Se di qui mi volto indietro a guardare la città, essa acquista un fascino misterioso, come se dietro queste facciate silenti sopra il fiume scuro si celasse una doviziosa pienezza, un tesoro di bellezza e di consapevolezza dolceamara, e bastasse soltanto trovare la giusta parola ispirata per riportarla alla luce.
( Karl-Eugen Gass, Diario Pisano, 1937 - 1938 )Categories Tags
Gass Karl-Eugene, Gass Karl-Eugen, Piazza Dei Cavalieri, Pisa, Toscana, Tuscany Pisa