di Ciuenlai
L’Italia ha cambiato editore di riferimento. Prima comandava Berlusconi e adesso, via Monti, siamo sotto la cappella di De Benedetti. Il giornale di “famiglia” (La Repubblica) ogni giorno ci racconta delle magnificenze di questo Governo. Ieri l’ex direttore Scalfari ci fa sapere che l’Italia guida la battaglia salva Europa. Signora Merkel? Prrrr….. E siamo solo alla fase due. La fase tre, secondo alcune indiscrezioni che circolerebbero nei corridoi dell’editoriale l’Espresso, prevedrebbe il salvataggio del mondo e alcuni incontri con gli alieni per formulare un progetto di riforma di diversi pianeti della Via Lattea, dove si pagherebbero pensioni troppo alte, ci sarebbero salari pazzeschi, cure sanitarie di prima qualità e servizi sociali efficienti. La Fornero starebbe facendo già un corso di astronauta per essere spedita in loco. Ma questa è la cronaca quotidiana di un appiattimento acritico, di una esaltazione propagandistica e acefala che assomiglia tanto ad un minculpop. ma La “Repubblica” non si ferma qui come gran parte delle altre testate, va oltre e scopre un Marx inedito che “riemerge dal passato come un moderno newlaburista (parente di Blair?), un progressista tedesco (verde prematuro?) o un liberal americano (anche se con Obama c’è qualche difficoltà a trovare parentele)”. Insomma, facendo il giro dell’Europa, se Marx fosse stato italiano avrebbe fondato la loro creatura, il Partito Democratico, 150 anni prima. Perché non l’ha fatto? La colpa naturalmente è dei socialisti e dei comunisti che l’hanno travisato e strumentalizzato. Altro che “proletari”. Abbiamo letto male per oltre un secolo, il motto era “proprietari di tutto il mondo unitevi”. Mettetevi in riga voi di sinistra; Il “marxista” è Monti, mica Bersani!