Giorgos Katidis
NOTIZIE (Novara). Tre mesi fa Giorgios Katidis era balzato agli onori della cronaca per un saluto romano di troppo per festeggiare una rete nell’AEK Atene, gesto che aveva provocato una sollevazione popolare e le conseguenti scuse, “Non l’avrei fatto se avessi saputo che cosa significava”, che non gli evitarono l’esclusione a vita da tutte le rappresentative elleniche.
Oggi Katidis prova a cambiare aria, a farsu una “nuova vita”, e lo farà in quel di Novara dove gli azzurri lo hanno ingaggiato, “‘Stiamo tesserando un centrocampista di qualita’ nato nel 1993”, dice l’amministratore delegato De Salvo, che conclude: ”La politica per noi rimane fuori dal calcio, la memoria no e crediamo che l’intolleranza si debba combattere ricordando ai nostri ragazzi quello che e’ successo nella storia affinche’ non succeda mai piu”’ senza però nascondersi dietro un dito condannando il gesto del neo-novarese, “irrispettoso per milioni di persone che per colpa di falsi ideali e di miti hanno sofferto e pagato con la vita”. Ma ”ora che questo ragazzo – prosegue – e’ perfettamente conscio, finalmente, del significato e del dramma che quel gesto ha rappresentato, abbiamo pensato di dargli una seconda chance”. Davvero nobile, la sua spiegazione: ”riteniamo gravissimo commettere certi errori – dice – ma meritevole averne consapevolezza”.
I tifosi del Novara non sembrano preoccupati dal rischio che l’arrivo di Katidis dia loro l’etichetta di destrorsi nostalgici. ”E’ stata una ragazzata, ha detto di non sapere neppure che cosa significasse quel gesto”, si legge sui blog dei sostenitori azzurri. ”Crediamogli pure – aggiungono – anche se dimostra scarsa conoscenza della storia…”